Il Blog
ringrazia e consiglia:
Il prestigioso Museo, nel cuore storico di Bologna, offre oltre alle esposizioni, interessantissimi eventi,
fra i quali si segnala "L'antica basilica dei Ss. Vitale e Agricola in Arena a Bologna" in programma
Sabato 3 Dicembre alle 16.30, questo il link su Facebook dell'evento:
http://www.facebook.com/event.php?eid=217292798340610
Museo Geologico Giovanni Capellini
Via Zamboni, 63 - 40127 Bologna - Tel. 051 2094555
www.museocapellini.org
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La
rivista culturale: "Il
Salotto degli Autori" (
http://www.ilsalottodegliautori.it ) edita dall'Associazione letteraria
"Carta e
Penna"
www.cartaepenna.it
www.cartaepenna.it
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SI RINGRAZIANO PER LA GENTILISSIMA COLLABORAZIONE:
LIBRERIA MONDI NUOVI
Dove i Libri e i Fumetti diventano.. da collezione!
Libreria Mondi Nuovi: da oltre 30 anni il luogo giusto
dove trovare tutto l'usato per Libri e Fumetti, a Bologna e Provincia
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Libreria -
Galleria
IL SECONDO RINASCIMENTO
Via Porta Nova 1/A (ang. via C. Battisti) - Bologna
ROMANZI - SAGGI - TESTI UNIVERSITARI
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IL SECONDO RINASCIMENTO
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ROMANZI - SAGGI - TESTI UNIVERSITARI
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Se no che gente
saremmo
Autore: Gianfelice
Facchetti
Genere: biografico,
sportivo.
Il 3 a 0 del ritorno contro il
Liverpool, che ribalta il 3 a 1 dell'andata in terra inglese e regala all'Inter
la semifinale della coppa dei Campioni.. l'Inter del mago Herrera. Era il 12
Maggio 1965.
La partita del secolo, quell'Italia –
Germania finita 4 a 3, che rappresenta ancora oggi la storia del calcio in 120
pazzeschi minuti. Era il 17 Giugno del 1970
Giacinto Facchetti è stato tutto
questo e molto altro ancora.
Nel romanzo però è sopratutto l'uomo,
il padre di Famiglia, la giovane promessa del calcio che fa il servizio di leva,
che si sposa secondo le regole di un Italia memorabile e che trova nei valori
fondamentali di una vita, la ragione profonda del convincimento con cui
affrontare le sfide di tutti i giorni.
E' l'Italia della Gazzetta dello
sport, degli editoriali del Guerin sportivo, della grande Inter, delle cose che
cambiano strappando sorrisi e qualche lacrima di nostalgia. E' un film in bianco
e nero, che lentamente diventa a colori, scorrendo sul filo d'erba sempre verde
di San Siro, fra le sue torri, nella nebbia o sotto il sole, mentre le grida di
gioia e i cori rinnovano le generazioni, passando di padre in
figlio.
Facchetti, il grande terzino, che ha
rivoluzionato quel ruolo e il modulo di gioco, è una storia per tutti, non solo
per chi ama i colori neroazzurri, ma sopratutto per coloro che in questa realtà,
così consumista, avida di parole e povera di ideali, cercano ancora un simbolo,
una bandiera che rappresenti quell'irresistibile attrattiva della rettitudine,
tipica dei valori che non passano e restano, incastrati fra il cuore e la mente.
Con la sensazione che quando ci rinunciamo, perdiamo una parte di noi
stessi.
Il Figlio di Giacinto ci parla con le
parole di chi ricorda, fra qualche nota d'espressione romanzata e altre più
giornalistiche, gli ultimi mesi e giorni del campione fatto uomo, l'ultima
tessera di un puzzle che scopriamo, pagina dopo pagina, e dove le grandi
vittorie dello sport non hanno nulla da invidiare a quelle della
vita.
In questo parallelo, c'è la risposta
che tanti giovani oggi cercano, attraverso le aspirazioni e le ambizioni, ma
senza rinunciare all'onore dell'uomo, alle sue promesse, solide come la radice
di un albero, da cui tutto nasce. Del resto e all'opposto “se no che gente
saremmo?”.
Una frase che dice tutto, della
fiducia e del convincimento. Della parola data che non è promessa e non è
giuramento, ma è un impegno a gratificare il fatto che una persona vale per quel
che è, non per ciò che ha.
E' un narrazione bella e nel contempo
triste, perchè non c'è felicità cui non s'accompagni un pò di umano senso del
dolore: ogni persona del resto, è anche questo.
E' una storia sulla volontà di
esserci: con una parola, un pensiero, a volte un sorriso, che sintetizzi tutte
quelle grandi frasi che nascono nei diari della scuola e poi abitano il cuore
degli uomini e delle donne, ispirandoli nel futuro. Ed è anche la scelta di
fondo, di vivere liberi. Fedeli a qualcosa di così intenso che nemmeno il tempo
potrà consumare.
E' un romanzo di immagini: le più
significative sono sempre le più semplici, perchè l'intensità di un momento non
appartiene alla gloria o allo sfarzo delle parole, bensì a quelle rare emozioni
custodite in luogo magico, dove viaggiamo per l'eternità, in compagnia di noi
stessi.
“Se no che gente saremmo” è
una storia Italiana di successo, d'amore e di virtù, il testamento di un grande
sportivo che è riuscito a battere persino il campione di calcio dentro di lui,
giocando nel campo della vita, come un uomo forte delle sue convinzioni, che ci
ha insegnato, ancora una volta, che non esistono eroi, ma persone capaci di fare
la cosa giusta al momento giusto. E questo, oggi più che mai, dobbiamo
ricordarlo tutti e insegnarlo, in una realtà dove c'è un disperato bisogno di
persone come Giacinto, di persone cioè buone, perchè di cattivi ce ne sono già
abbastanza.
Giacinto, tu sei tutto quello che...
(continua sul sito dell'Inter).
Marco Solferini
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