lunedì 2 gennaio 2012

Mr Gwyn


Mr Gwyn
Il Blog ringrazia e consiglia:
museo-capellini (1)Il prestigioso Museo, nel cuore storico di Bologna, offre oltre alle esposizioni, interessantissimi eventi,
fra i quali si segnala,
fino all'8 gennaio 2012 la mostra "IL DRAGO DI NETTUNO" allestita presso il Museo.

Museo Geologico Giovanni Capellini
Via Zamboni, 63 - 40127 Bologna - Tel. 051 2094555

www.museocapellini.org

* * *

La rivista culturale: "Il Salotto degli Autori" ( http://www.ilsalottodegliautori.it ) edita dall'Associazione letteraria "Carta e Penna"
CeP
www.cartaepenna.it

* * *
SI RINGRAZIANO PER LA GENTILISSIMA COLLABORAZIONE:

LIBRERIA MONDI NUOVI

Dove i Libri e i Fumetti diventano.. da collezione!

Libreria Mondi Nuovi: da oltre 30 anni il luogo giusto
dove trovare tutto l'usato per Libri e Fumetti, a Bologna e Provincia

* * *

Libreria - Galleria
IL SECONDO RINASCIMENTO

Via Porta Nova 1/A (ang. via C. Battisti) - Bologna
ROMANZI - SAGGI - TESTI UNIVERSITARI
* * *

MrGwyn


Autore: Alessandro Baricco
Genere: esistenziale, drammatico.



MrGwyn” è l'ultimo romanzo di Alessandro Baricco.


Autore contemporaneo e straordinario filosofo della letteratura narrativa.


In questo eccezionale percorso emotivo esistenziale, ci propone una parabola della ricerca di se stessi, della conoscenza interiore dell'Io, e della sua consacrazione attraverso la reminiscenza: il ritrovarsi, la meraviglia della scoperta emotiva, placida e violenta, come l'accettazione di una verità nascosta in bella vista, eppure affascinante, quanto ignota.


Jesper Gwyn, è un autore di successo, uno scrittore di appena 43 anni che ha già tre pubblicazioni alle sue spalle e una carriera spianata davanti a sé, il suo agente attende solo nuovi scritti, il pubblico lo ama e lo segue, i contratti per le opere derivanti dai suoi libri sono all'ordine del giorno.


Eppure, Jesper, ha fatto una scelta, in quel di Londra dove vive, ha deciso di scrivere e di far pubblicare una lista di 52 cose che non farà più e fra queste c'è scrivere e pubblicare libri.


Dopo un periodo alla ricerca di quelle cose che sembrano trasparenti, finchè non le attraversi con la semplicità di uno sguardo o di un incontro, Jesper, decide di trasformare se stesso attraverso la sua arte: sarà un pittore di parole, costruirà uno studio nel quale i ritratti delle persone diverranno il loro dna della personalità meno apparente, la spiegazione intima di una visione profonda del soggetto, oltre le sofisticazioni dell'etere e dei rapporti umani.


Baricco è un eccentrico ambizioso che vince le sue sfide letterarie grazie all'intimità invasiva della dialettica comportamentale, sociologicamente perfetta, a tratti fastidiosa, per quanto concreta.


Una filosofia che rifiuta l'accettazione dogmatica e si concentra sul realistico senso della ricerca.


Una meravigliosa, intensa, sfera, che circola nel mondo di cubi e triangoli, dove gli spigoli sono ostacoli alla comprensione, cui però le geometriche forme sembrano non poter fare a meno.


Uno stile narrativo ammaliante, persuasivo, luminescente, che squarta l'anima con la possanza di un onda anomala e la precisione chirurgica di un bisturi; il lettore si fermerà dopo aver letto alcuni periodi e dovrà confessare a se stesso: ma io ho davvero dentro tutto questo?


Questo libro è un elogio all'identità sfuggevole dell'uomo che non conosce stile, ne tempo.


Ci sono incontri che travalicano i limiti della scienza e si concepiscono nell'animo del confronto, scevro da preconcetti. Dialoghi che ho riletto più di una volta, affermazioni che ho impresso nel mio personale ed eterno diario della memoria.


Leggere Baricco, a volte, è come starsene seduti allo Stadio a guardare la squadra del cuore, quando improvvisamente un calciatore fa qualcosa che rimarrà nella storia e gli applausi cedono al mutismo tipico dello stupore. E allora, dopo l'euforia, pensi: io c'ero.


Viene voglia di portarselo dietro un romanzo del genere, per fare un regalo a qualcuno e consigliarglielo.


Ma cosa succederà quando Jesper deciderà di fare il suo primo ritratto? Una donna nuda che trascorre ore in solitudine, con se stessa, all'interno di una stanza che è l'atelier dello scrittore – pittore; lui estraneo osservatore, lei primigenia Eva in un eden costruito per osservare il suo Io, oltre la pelle.


Che cos'è realmente la bellezza? Quanto sono importanti le imperfezioni di cui soffriamo, che rapporto hanno con i cinque sensi e quelle piccole perle di memoria comportamentali che sono l'impronta della vita?


La ricerca è questa: l'orma che lasciamo sulla terra, stampata nella storia dei nostri racconti di vita quotidiana.


Lei è Rebecca, giovane assistente del suo agente, e lei è una, nessuna e centomila; che cosa proverà quando leggerà il suo ritratto? Che trasformazione provocherà quella che potrebbe essere vissuta come la verità o la menzogna?.


Il gioco degli onesti è una maratona senza traguardo, per allontanarsi dal peccato originale; un irrinunciabile vizio ossessivo, simile ad un dogma blasfemo che continua a suggerire come esista una verità oltre l'apparenza.




MrGwyn” è un inno alla personalità infinita, che muore e risorge ad ogni ricerca; una parabola sulla confutazione meno apparente dello stile, per ritrovare un archetipo di accettazione che sembra fuoriuscito dal ritratto di Dorian Grey e ci riporta, ancora una volta, avanti alla kafkiana visione dell'abisso che ci osserva, mentre tutti noi non possiamo fare a meno di ricambiare. Un romanzo magistralmente scritto, audace concepimento di una mente preparata a sconfiggere il paradosso: da leggere, rileggere e poi rileggere ancora, dopo qualche anno, per vivere in prima persona la storia, e cambiar pelle.


                                                                                        Marco Solferini
Io





Nessun commento:

Posta un commento