Angelology
Autrice: Danielle
Trussoni
Genere: Archeologia, azione,
mistero.
L'Angelologia è una scienza, nata da una costola della
Teologia, che studia gli Angeli.
Suddivisi in “tre grandi sfere” questi esseri eterei,
hanno solcato le bibliche pagine delle principali religioni del
Mondo.
Gli
Angelologi sono, a tutti gli effetti archeologi: studiosi e ricercatori che
cercano e rintracciano le manifestazioni terrene di questi esseri superiori,
perchè custodi di un verità nascosta e antica come la storia
dell'umanità.
Gli
Angeli non sono semplicemente discesi sulla Terra, ma si sono anche congiunti
sessualmente con i figli di Adamo ed Eva, e la loro progenie, uomini e donne con
caratteristiche superiori, dotati di poteri fuori dal normale, c.d. Giganti,
risponde al nome di Nefilim.
Costoro, hanno soggiogato, controllato e organizzato le
ere della civiltà, insinuandosi nei meandri sociali per coartare la volontà del
genere umano, allo scopo di indirizzarne la storia e pilotarne il
destino.
Esseri
spietati, particolarmente apatici al concetto di umanità e di compassione, sono
quel che resta della punizione che i loro padri, gli Angeli, hanno subito per la
loro disobbedienza, quando per volere di Dio, vennero scagliati nelle profondità
della Terra, ingabbiati e imprigionati per
l'eternità.
Una
lotta, dunque, un confronto fra il bene ed il male, che va avanti da tempo
immemore.
Erede
di un passato legato a questo conflitto, una giovane suora, Evangeline,
dell'ordine monastico delle Suore Francescane dell'Adorazione Perpetua, scopre
casualmente la verità sul suo passato, attraverso il ritrovamento di lettere
epistolari che sembrano individuare nel suo Convento di St. Rose, situato nello
stato di New York, un centro nevralgico di questa atavica
disputa.
Divisa
fra la sete di conoscenza e la rigidità della vita monacale in cui è cresciuta,
conoscerà i potenti avversari dell'umanità e nuovi alleati le faranno da guida,
in quella che sarà una ricerca disperata, contro il tempo e la spietatezza dei
Nefilim, per assicurarsi un antico strumento di potere: un manufatto che
riemerge dal mito della storia e che potrebbe decidere le sorti del conflitto a
favore dell'una o dell'altra parte.
La
narrazione è suddivisa in quattro grandi capitoli tre dei quali denominati
“sfere” in un chiaro riferimento a quelle che appartengono alla gerarchia
angelica.
Uno di
questi capitoli si svolge nel passato, tra la Francia e la Bulgaria dei monti
Rodopi ove è situata la c.d. Gola del Diavolo, una voragine che da tempo
immemore si ritiene il luogo dove gli Angeli caduti furono rinchiusi dalla
collera di Dio.
Due
racconti, quindi, fra loro legati, come il presente ed il
passato.
Ricchissimo di nozioni bibliche, il romanzo è anzitutto
organizzato come un esposizione per “profani” sul tema dell'angelologia. Tante
sono le citazioni dai testi sacri, alla base di un narrazione che, certamente
non rinuncia alla componente razionale, pur in presenza di un tema
oggettivamente fantastico.
In
quest'opera organizzativa ed espositiva l'Autrice riesce ad esprimere il meglio
di sé, attraverso una documentazione che si accompagna alle qualità descrittive,
altamente visive e piacevolmente ricche di metafore ed allegorie, con le quali
“disegna” i suoi scenari.
In
particolare, i luoghi assumono una tangibilità figurativa che ne ricostruisce
odori e sensazioni.
A ciò
si accompagnano pregevoli digressioni emotive e sensitive dei personaggi la cui
tempra caratteriale si rivela ben radicata nella cultura classica, senza
rinunciare a quella modernità contemporanea che attribuisce un peso alla
delineatura fotografica dell'immaginario espositivo, trasportandolo in una
plausibile appariscenza che convince il lettore, accendendone la
fantasia.
Queste
caratteristiche rendono particolarmente apprezzabile la vicenda ambientata nel
passato, sopratutto nei locali universitari della Parigi fine anni
30.
Meno
riuscita invece la relazione dialettica fra personaggi che risulta, a tratti
eccessivamente artificiosa (e ripetitiva), ai limiti cioè del
plausibile.
Sopratutto, i figli degli Angeli sembrano caricature
snob di un aristocrazia estremizzata, la loro levità anacronistica culmina in un
evidente vacuità argomentativa, i cui dialoghi sono troppo orchestrati su
rafforzativi di convincimento, per non sembrare quasi dogmatici nella
risolutezza che, inevitabilmente, conduce anche ad una scarsa
originalità.
Definitivamente, questa casta di esseri superiori sembra
terribilmente annoiata e affetta da manie di grandezza, sopratutto per quanto
riguarda la vanità, ma riesce difficile pensare che rappresentino un pericolo
per l'umanità. Onestamente, abbiamo avuto di peggio senza bisogno di ricorrere
ai Nefilim.
Un
altro punto debole è l'eccesso di riflessioni, spesso rafforzative, della
narrazione che finiscono per appesantirne alcuni sotto paragrafi; il risultato è
una primitiva lentezza romanzata che mischia e commistiona l'intensità delle
descrizioni, annacquandone in parte l'effetto
magnificente.
L'ultimo capitolo si segnala perchè ambientato in alcuni
dei luoghi cult della vita artistica di New York, legati alla vita e alle opere
della celebre famiglia dei Rockefeller; una scelta particolarmente ben riuscita
che aggiunge alla tonalità avventurosa, un fascino tutto
contemporaneo.
“Angelology” è un romanzo di archeologia
fantastica, particolarmente indicato per gli appassionati del genere, che narra
la lotta tra il bene ed il male, regalando al lettore un intenso affresco sulla
storia degli Angeli ed i loro rapporti con l'umanità; un intenso percorso
conoscitivo, carico di emozioni descrittive che, fra passato e presente, fonde
il mito religioso con l'archeologia logico razionale, in una lotta contro il
tempo, per liberare l'umanità da un nemico oscuro e
spietato.
Marco Solferini
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