lunedì 2 gennaio 2012

La ballata del re di denari


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La ballata del Ré di denari


Autore: Yuri Herrera
Genere: Drammatico, sentimentale, attualità



La nuova frontiera” è un interessante casa editrice che propone al pubblico una serie di Autori, in larga parte provenienti dall'area linguistica spagnola – portoghese, anche dell'America latina, il cui stile narrativo si segnala spesso per la godibilissima intensità introspettiva, accompagnata ad una sociologica interpretazione contemporanea di alcuni tratti salienti della realtà.


E' il caso di questo pregevole testo.


La storia è quella di un Mariachi, cioè un cantante e compositore di strada messicano; armato della sua fisarmonica e di un intelletto poetico per la realizzazione di ballate nominate “corridos”, sopravvive agli stenti economici del giorno e della notte, riparandosi per locali, dove propone le sue canzoni.


In uno di questi, un boss della malavita, legato al narcotraffico, lo apprezza al punto da lasciarlo entrare nel suo palazzo, dove una corte di uomini di fiducia lo accoglie e per certi versi lo istruisce sulle regole di quello stile di vita al mariachi estraneo.


Una trama apparentemente banale, che tuttavia trasmuta grazie alla narrazione in prima persona dell'artista di strada il quale è prima di tutto un uomo creativo e fantasioso e come tale interpreta, attraverso le metafore e le parafrasi, quel che la realtà costante, attorno a lui, gli propone.


Ecco allora che il boss del narcotraffico è, ai suoi occhi un Ré, e la sua corte gode della presenza di personaggi quali il Gioielliere, la Bimba che diventerà la sua donna di Compagnia, la strega, la Qualunque di cui egli si innamorerà, poi l'Erede, il Traditore, l'Uomo di fiducia. Nomi di persone che si ricavano dal ruolo che svolgono in questo ambiente, così apparentemente sconosciuto all'artista.


Egli è un esploratore inconsapevole: fra paura, coraggio e temerarietà, azzera il proprio bagaglio culturale e riceve solo ciò che i cinque sensi gli passano, creando quindi una verità che il lettore scoprirà essere plausibile, tanto quanto, quella classica.


Ma qual'è il significato di questa neonata realtà? E in cosa si distingue effettivamente dal sentore comune, massimizzato attraverso i convincimenti della società?


E' cioè possibile svuotare il banale senso comune dell'apprezzamento, canonizzato per il tramite di questo grande fratello osservante regole e discipline?


Nella narrazione c'è un paradosso tutto latino, in quanto l'Autore è messicano e ci parla della sua terra, fra tradizioni e ambientazioni che spesso noi, come occidentali, riceviamo solo attraverso il cavo catodico della televisione, ciononostante gli interrogativi di fondo appartengono più all'unanime senso del pudore che la civiltà ci ha servito, attraverso l'accettazione dei luoghi comuni e del conformismo.


Il romanziere, ci spiega pertanto, quanto sia bello scoprire ed interpretare: personalizzare un universo di emozioni, sentimenti e ambizioni, grazie a quell'originalità che ci accomuna, in quanto appartiene a tutti noi e nel contempo, paradossalmente, è anche il minimo comune denominatore del distinguo.



La ballata del Ré di denari” è una storia originale, intelligente, ben costruita, con un ritmo narrativo cadenzato e ordinato, strutturato in capitoli essenziali, ma mai superficiali, che coinvolgeranno il lettore, lasciandogli apprezzare, con molto garbo, una libertà di espressione che potrebbe spingerlo a riflettere sui crismi di alcuni elementi che sono penetrati nel nostro uso e consumo cittadino di pensieri e parole.


                                                                             Marco Solferini
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