lunedì 2 gennaio 2012

In città zero gradi


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Il Blog ringrazia e consiglia:
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fra i quali si segnala "
L'antica basilica dei Ss. Vitale e Agricola in Arena a Bologna" in programma
Sabato 3 Dicembre alle 16.30, questo il link su Facebook dell'evento:

http://www.facebook.com/event.php?eid=217292798340610

Museo Geologico Giovanni Capellini
Via Zamboni, 63 - 40127 Bologna - Tel. 051 2094555

www.museocapellini.org

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La rivista culturale: "Il Salotto degli Autori" ( http://www.ilsalottodegliautori.it ) edita dall'Associazione letteraria "Carta e Penna"
CeP
www.cartaepenna.it

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SI RINGRAZIANO PER LA GENTILISSIMA COLLABORAZIONE:

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In città zero gradi


Autore: Daniel Glattauer.
Genere: commedia, romantico.



In città zero gradi” è il terzo apprezzato romanzo di Glattauer, che pubblico e critica giustamente hanno accolto, con successo.


Max, ha 34 anni, è single e vive da solo con il suo cane Kurt. Per sbarcare il lunario lavora in tre distinti uffici come editorialista de “la rubrica del mistero di Max”, redattore dei programmi quotidiani di cinema e teatro e infine come autore nella rivista per animalisti “vita a quattro zampe” con la sua rubrica per appassionati cinofili “attimi di fedeltà”.


Nel suo passato, c'è il successo ottenuto con la rubrica “Sbavati nel vento” che lanciò il suo ispido cane Kurt facendolo apprezzare ad un più vasto pubblico.


Oggi, si barcamena in attesa del Natale, che lui detesta, pensando al viaggio alle Maldive che lo attende, per fuggire dal freddo nord, verso lidi più caldi e accoglienti. Ha un solo problema, deve trovare un dog – sitter per Kurt.


Il candidato ideale sembra essere Katrin, 30 anni, single, vive ancora in Famiglia ed è assistente tecnico – medico nel laboratorio di oftalmologia presso lo studio di un vecchio oculista della città.


Oppressa dalle pretese della Famiglia e dalla sua perfetta carriera, soffre di un risentimento esistenziale anticonformista, che la porta a comporre le note della propria vita, giorno per giorno, con passione e risentimento.


L'incontro con Max genererà un turbinio di emozioni: amore ed odio, si alterneranno, in una girandola di equivoci, in parte sentimentali, ma anche caratteriali. E Kurt, ne sarà spettatore e spesso catalizzatore, riuscendo, con una nonchalance del tutto felina, a far ciò che nemmeno il genio della lampada è in grado di fare: realizzare un amore.


L'Autore, come già in passato, padroneggia una dialettica irriverente e sferzante, che ridicolizza i luoghi comuni e regala piacevoli epiteti di cinica follia comportamentale. Con la sua gradevole e dotta estremizzazione di certuni sentimenti, propone la repulsione come se fosse una vignetta dei Peanuts: strappando applausi in agrodolce.


Sentimentale, ma non troppo, le ambientazioni sono amabili estratti di quegli orpelli immaginifici che soltanto l'inverno, con il suo freddo, è in grado di offrirci. Perchè può esserci poesia e sentimento anche in un cappotto e un cappello imbottito, in una bevanda calda consumata per digerire la pioggia di cristalli che prelude alla neve.


Piccoli ritratti di un inverno cognitivo che scalda il cuore fra gli sbuffi di sonno che il cane Kurt ci regala, nella sua esistenza votata ad una filosofia impeccabile, fra accettazione e lasciar correre. Perchè si può essere protagonisti passivi esattamente come attivi, e a volte, il miglior modo per trovare l'amore, è aspettarlo o fuggirne, del resto filosofi e matematici, sul punto, sono persino d'accordo: non esiste una formula per amare ed essere amati.


Ognuno di noi la crea, almeno una volta nella vita.



In città zero gradi” ci racconta, con ironia e sentimento, di quando è accaduto a Max e Katrin.


                                                                                  Marco Solferini
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