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LIBRERIA MONDI NUOVI
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Libreria Mondi Nuovi: da oltre 30 anni il luogo giusto
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Corpo
libero
Autrice: Ilaria
Bernardini.
Genere:
agonistico, biografico, drammatico, educativo.
Hanno
14 anni, e sono ginnaste: la loro concentrazione è totale, il loro impegno
assoluto.
Pochi
minuti, una preparazione quotidiana, ore di lavoro: sudore, fatica, dolore..
pochi minuti, e un punteggio, per arrivare al podio, alle Olimpiadi: iscrivere
il proprio nome nella storia.
Lo
sforzo in allenamento non ha nulla da invidiare a quello dei militari prima
della guerra.
Addestrate per essere forti, per pensare in modo
vincente, allo scopo di essere le migliori, sconfiggendo prima dell'avversario
fisico, quello interiore.
Sono
Carla, Nadia e Martina, fanno parte di una squadra che per 7 giorni si troverà
in Romania, per partecipare alle qualificazioni, ultima tappa per “staccare il
biglietto” olimpico.
Nazioni
diverse, colori diverse, squadre diverse, stessa
mentalità.
L'Autrice, ci offre un viaggio realistico nell'universo
competitivo di una disciplina estrema, fatta di particolari minuziosi,
determinanti, ripetitivi e ossessivi.
Il
compulsivo mondo delle piccole atlete, le loro impressionanti rinunce, una sfida
totale, assorbente, che non lascia spazio a niente; una competizione in grado di
riscrivere ogni singolo particolare della vita di tutti i
giorni.
Oltre
la pedana, gli esercizi, le atlete, le parallele, c'è il
buio.
Assistiamo ad uno show imperituro di letale sofferenza
emotiva, attraverso sguardi e pensieri, parole ed omissioni, un ritratto
fotogenico di questa realtà sconvolgente, dove lo sport annienta la vita,
scomponendola e ricostruendola, come fosse un burattino nelle mani di una
mentalità finalizzata ad un unico scopo: la
vittoria.
Il
lettore, è calato all'interno di meccanismi che impressionano, non tanto per la
natura degli stessi e la carica di agonismo, ma per il parallelo evidente che
una mente razionale è portata a concepire, in rapporto alla vita vissuta delle
“altre” quattordicenni, quelle che appartengono alla realtà di tutti i
giorni.
Le
atlete vivono di un amore passionale e carnale per se stesse, estremizzato al
punto da usare l'odio come arma contro l'avversario e l'autoconvincimento come
valvola di una pressione emotiva indirizzata e
controllata.
La
narrazione è vissuta in prima persona da Martina, la numero 3 del gruppo, non
così brava da essere la star, ma nemmeno “scarsa” al punto da recitare la parte
del numero aggiunto: lei è il crocevia di riflessioni personali sulla sua vita
Famigliare, mentre la natura fisiologica di adolescente è attraversata da
desideri e considerazioni.
I suoi
occhi permeano una verità che insegue, ma che altrettanto ingannevolmente le
sfugge, quasi fosse un dogma, la cui soluzione non può esserle rivelata, ma
paradossalmente danza proprio davanti a lei, in tutta la sua
apparenza.
L'affetto, il sesso, la consapevolezza, le paure, tutto
si mischia in un vortice, per poi ricomparire organizzato, quasi come se la
mente di Martina, ormai abituata agli esercizi e alla dimensione atletica,
riuscisse ad applicare questa competitiva equazione ad ogni ostacolo e
incomprensione.
Quel
che Martina non capisce, Martina analizza, somatizza e affronta, perchè in fondo
lei sopravvive e coesiste con tutto ciò che non è in grado di
abbatterla.
La sua
mente, convive con la possibilità che un millimetro la trasformi in una
perdente, che un millimetro la renda paralitica a causa di una caduta, o la
uccida per essersi spezzata il collo, dopo un volteggio, una capriola o un
esercizio estremo alle parallele.
Ma fino
a che punto la pressione emotiva può spingere una ragazza così giovane? Un
amicizia estrema, quella di Carla e Nadia: le migliori, le inseparabili.
Uno
spettacolo cui Martina assiste, come testimone silenziosa di un incapacità
giovanile a capire i “perchè” di un comportamento che pur di compiacere il
partner arriverà a commettere un omicidio, brutale nell'esecuzione e letale
nella sua semplicità cognitiva.
“Corpo libero” è una testimonianza diretta e a
tratti agghiacciante, del mondo della ginnastica artistica: un affresco carico
di angoscia e paura dove ragazzine di 14 anni si sfidano in una competizione
senza tregua, ai limiti dell'estremo sacrificio, fisico quanto
psicologico.
Marco Solferini
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