lunedì 26 dicembre 2011

Uomini che odiano le donne

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Uomini che odiano le donne


Genere: Romanzo giallo
Autore: Stieg Larsson




Un testo di vera eccellenza.
Una narrazione di rara capacità espressiva.
Efficacia, dinamismo, classe espositiva e dialettica discorsiva, si fondono in un Opera che merita la maiuscola.
Un libro che riesce ad appassionare e coinvolgere il lettore, trascinandolo in un mondo perfetto, dove il pathos, diventa realtà.
Personaggi che sono anche autori di se stessi. Incontrano e scontrano le emozioni e le caratteristiche che ciascuno di loro rappresenta, nell’incolto territorio dei rapporti umani.
L’anticonformismo di Lisbeth Salander.
Il perfezionismo della ragione di Mikael Blomqvist.
L’anarchia signorile e feudataria di Henrik Vanger.
Ciascuno conosce l’irriverenza del fato, quando la predestinazione diventa una sorta di egemonia irrazionale e viola i dogmi dell’aspettativa, facendo sì che, il lettore, diventi un protagonista assoluto.
Nel compiacimento intellettuale di una trama avvincente.
Parole essenziali: frecce appuntite che colpiscono il bersaglio. Diventano immagini, trasmettono sensazioni, persino il gusto del ritmo, trasmuta, dalle prime pagine fino all’epilogo.
Quel che era, non è ciò che rimane.
Più che l’inizio di una saga l’Autore, Stieg Larsson, ha posato una pietra miliare sul concetto di giallo nella narrativa o, se vogliamo, nel thriller all’americana.
Uno straordinario affresco che riesce a mettere sulla bilancia, il bene, che si presenta con le sue debolezze, i dubbi, persino le irritualità e i difetti che ogni uomo o donna, in cerca del giusto, reca nel suo bagaglio culturale. E il male: atavico, profondo, cosciente del suo potere padronale, che logora e corrode, sfociando nella mitomania superba di un odio spaventoso, per intensità ed autogiustificazione.
Con Larsson rivive il romanzo, quello vero, che vuoi conservare in bella mostra nella libreria di casa.
L’Autore è maestro d’orchestra e gioca abilmente a scacchi con il lettore, usando tutte le arti liberali, mescolando le carte con la retorica e applicando una dialettica che riesce, nella sintesi espositiva, a stimolare una riflessione di fondo.
Non una qualunque bensì, la condivisione alla base delle scelte, quelle che, per intenderci, noi tutti possiamo e dobbiamo compiere, per confrontarci con il nostro Io.
“Uomini che odiano le donne” è un ottimo romanzo, per tutte le età.



Marco Solferini

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