giovedì 29 dicembre 2011

Le ossa del ragno


Le ossa del ragno



Genere: Antropologia forense, medicina legale, thriller

Autore: Kathy Richs



Le ossa del ragno” è il titolo del nuovo thriller di Kathy Richs, ambientato nel mondo delle indagini di antropologia forense.



Un cadavere: una storia fatta di tessuti, esami, indagini.



Dal microscopio comincia ad emergere la piccola verità di un disegno più grande che nasconde, fra le piaghe del tempo, un intrigo che affonda le sue radici fin dalla guerra del Vietnam.



Una morte sospetta, uno strano caso di “bondage”, sadomasochismo erotico estremo, rivela una cospirazione militare, che costringerà l'antropologa forense Terence a lasciare il suo Canada per le Hawaii, dove sopravvive il più grande centro di identificazione dei caduti americani.



Lo scopo di questa struttura è riportare a casa i soldati, i loro corpi e dare alle Famiglie un identificazione, una storia che renda onore a coloro che sono caduti, per la patria o per la libertà.



In una realtà contemporanea in cui i soldati di pace sono anche i volontari che mettono a rischio la propria vita, nelle terre martoriate dalla guerra, senza un uniforme, armati con un ideale di pace che a volte, costa loro l'estremo sacrificio.



Non solo piastrine quindi, ma sopratutto uomini e donne con le loro paure: spiriti di un tempo remoto che dormono in tombe senza nome.



L'indagine è tutto e l'Autrice è l'indiscussa maestra della medicina forense.



Una cadenza articolata, nei ritmi e nelle spiegazioni, che coinvolge il lettore trasportandolo negli ambienti asettici della scienza forense.



Uno straordinario caso di manualistica applicata alla narrazione, che non rinuncia a dialoghi molto ben articolati: rapidi, duttili, mai banali, sempre scorrevoli, figli della personalità e dell'umore dei protagonisti, che ruotano attorno alla vita come uno sciame di mosche attende di violare il cadavere.



Il mistero sarà svelato dai bisturi e dalla capacità di andare oltre l'apparenza per mettere insieme tutti i tasselli e dare forma al puzzle.



L'Autrice usa una narrazione snella e agevole, di facile lettura per chiunque, anche se il testo è certamente apprezzato appieno, da coloro che conoscono ed amano la materia scientifica.



Descrizioni sintetiche e cariche di metafore, esplicative ed originali nel loro incalzante ritmo, attualizzato ai paragoni e alla realtà di oggi: la contemporaneità che sopravvive al di fuori del laboratorio è sicuramente la dote artistica più elevata, che completa la storia, sviluppando quel retroterra essenziale per contestualizzare il romanzo.



Ed è qui, che si gioca la carica di originalità, che l'Autrice riesce a gestire in modo particolarmente abile, perchè oggi la scienza è una parte essenziale delle indagini su di un omicidio, ma è anche una straordinaria alleata di verità e non più confutabile, come invece accadeva nei fasti e negli albori dello studio storico scientifico.



Oggi, il pensiero unanime che funge da train d'union durante tutta l'indagine, è che le risposte annidano nella carne e nelle ossa: i detective del metodo scientifico vestono camici bianchi.



Ma c'è anche un intenso carico passionale ed emotivo nella donna, la giovane esploratrice di cognizioni assolute che non rinuncia al suo tenue avere, di una vita giocata fra presente e passato.



E' la storia di sua Figlia, un adolescente che impara a conoscere l'ineluttabile senso di vuoto che la morte soltanto è in grado di lasciare ed è la storia di una relazione che ancora la sveglia nella notte, per ricordarle il tempo che fu, in attesa di un domani che non muore mai.



Ma sopratutto “Le ossa del ragno” sono la storia di “Spider” il soldato che amava i ragni al punto da vedersi attribuire quel soprannome, la storia del suo passato, e del suo cadavere che nasconde un mistero, oggi più che mai, ancora in grado di uccidere.



Marco Solferini.

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