martedì 27 dicembre 2011

Io e Dewey

ioedewey
                           
"Io E Dewey"

Genere: Biografico
Autore: Myron Vicki; Witter Bret

“Dio ha creato il gatto per darci il piacere di accarezzare una piccola tigre” (Victor Hugo).

Il romanzo, noto per essere la storia di un gatto, rivela invece, una verità in parte diversa e difforme. Certo meno scontata di quanto pubblicamente presupponibile.

Dewey è unsi, un micio trovatello, in una notte fredda e tempestosa, ma è anche un amico per il domani.Questa è la storia di ciò che un gatto è, o potrebbe essere, per tutti noi.

Il significato del suo giocare, delle fusa, degli atteggiamenti che lo rendono sempre unico. Tutto si fonde con lo stato d’animo: l’affetto che costruisce giorno per giorno, insieme al rispetto.

E certo, ci sono righe sornione e pensieri che sembrano leccarsi i baffi, ops pardon, le vibrisse, come se il piatto prelibato fosse da poco consumato. E sono queste intense parole che ci fanno sorridere, che riempiono il cuore di semplice amore per una creatura tenera e nel contempo fedele alla sua natura.

La storia del gatto da biblioteca, adottato da un intera città ne racconta infatti, l’amore, la capacità caratteriale di essere unico, come tutte le piccole tigri.

La straordinaria e mistica logica del felino, che costruisce, con perfezione meticolosa, il suo mondo e trasmette un sentimento assoluto, nella concezione del Sé.

Ma il libro è altrettanto, la testimonianza della vita coraggiosa di una donna, delle sue età, errori, amori, incomprensioni: le sfide di una vita comune, ma eroica.

Ed è la storia di una pità, di un intera contea, attraversata dalle stagioni della crisi economica, dalle difficoltà di crescere e adattarsi al Mondo, al contesto, che supera le scelte cittadine.

Leggendo, ci ritroviamo.

Scopriamo il valore di un amicizia fondata sul sentimento.

Scopriamo che la vita, per quanto unica, sa essere simile, nel proporci i grandi temi con i quali dobbiamo confrontarci.

Dewey è un gatto, ma non sarà mai “solo un gatto”, perchè chiunque li ami sa molto bene come essi sappiano essere padroni del loro mondo, interagendo, per fortuna altrui, anche con il nostro.

“Io e Dewey” è un romanzo di vita e di speranza.

Marco Solferini

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