mercoledì 28 dicembre 2011

Acqua in bocca


Acqua in bocca



Autori: Andrea Camilleri – Carlo Lucarelli
Genere: Giallo, poliziesco, drammatico, azione.


In questo romanzo Grazia Negro, ispettrice capo di polizia a Bologna, incontra Salvo Montalbano, commissario di polizia a Vigata (Montelusa), per un indagine congiunta, nata da un omicidio misterioso nel capoluogo emiliano ad opera di un killer insidioso, sfuggevole, che affonda le sue radici nei servizi segreti deviati.


Un indagine a tinte forti, ricca di colpi di scena, azione e.. umorismo.


Questi personaggi, così conosciuti e amati dal grande pubblico sono oggi talmente noti che da anni segnano pagine di apprezzamento, tanto nella letteratura contemporanea quanto nelle fortunate sceneggiature per il piccolo e grande schermo, firmate dai lettori di ogni età.

Lei, Grazia Negro, l'ispettrice di polizia “cacciatrice” ineffabile, ardita e coraggiosa ai limiti della razionalità. Pronta a mettere in gioco la sua vita, per onorare la verità.

Lui, Salvo Montalbano, caparbio quanto astuto, sornione e determinato, un analista che fa della furbizia la prima arma di una partita a scacchi con l'assassino.

Sullo sfondo, un inseguimento senza tregua, per un indagine che si sviluppa a distanza e culmina in una caccia all'uomo.

I nostri due protagonisti dovranno arginare le regole, per scoprire il mistero dei “pesci rossi”, la firma goliardica dell'assassino e per farlo, metteranno in gioco se stessi e la loro incolumità.

Gli Autori ci regalano un indagine mozzafiato ed epistolare, cioè raccontata tramite le comunicazioni, ufficiose o meno, che i due amici e colleghi si inviano.

La narrazione dei fatti è coinvolgente e appassionante, pratica e proceduralmente corretta, ma sopratutto ricchissima di spunti sui due mondi che si incontrano.

La cultura di Bologna, quella dei tortellini di Tamburini, incontra i cannoli e le cassate siciliane e il fatalismo tipico del meridione Italico.

La “Las Vegas” Romagnola, Milano Marittima, diventa lo scenario per l'ultimo scontro e nel mezzo i due protagonisti finiscono anche per incontrare un altro personaggio molto amato dal grande pubblico.. un certo ispettore Coliandro.

Lucarelli incontra Camilleri e viceversa, il risultato sono cento pagine a un ritmo incalzante, dotate di una straordinaria intelligenza narrativa che sembra ritmare a suon jazz, i passi dell'indagine.


Il tutto arricchito dall'impeccabile umorismo delle disavventure di Catarella e dalle immancabili “avanche” di Mimi.

I due autori sono bravissimi a rincorrersi, dimostrando quanta abilità ci sia nelle parole che narrano del carattere di due straordinari personaggi, così vicini eppure a tratti così lontani, accomunati dal senso del dovere e l'amore per la giustizia.

E alla fine, ogni tessera del puzzle andrà al suo posto in un finale capolavoro, che, come in un crescendo rossiniano, prepara i fuochi d'artificio e lascerà il lettore con un meraviglioso sorriso sulle labbra, per quest'opera così semplice e altrettanto bella.

Acqua in bocca” è un poliziesco contemporaneo e straordinariamente Italiano: prezioso e avvincente, da leggere tutto d'un fiato.


Marco Solferini

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