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Tre
volte all'alba
Autore:
Alessandro Baricco.
Genere:
Drammatico, esistenziale, romantico.
“Tre
volte all'alba” è l'ultima opera di un Autore la cui firma non
ha bisogno di presentazioni.
Nella
nota in apertura egli afferma che il concepimento di questo romanzo,
trae la sua origine dalla citazione che di esso viene fatta in Mr
Gwyn, suo precedente scritto.
Tre
racconti, aventi i medesimi protagonisti, ma in momenti diversi della
vita e del tempo.
Da
questo punto di vista estemporanei, ma accomunati dal medesimo
concetto di avere ad oggetto personalità condannate ad una
sopravvivenza forzata che sfocia in sofferenza. Anzitutto emotiva.
Immensa ed insondabile come l'animo, per questo inesplorabile.
C'è
un senso di oppressione e di claustrofobia emotiva nelle scelte che
il carattere ispira, come la mente al braccio.
Alla
fine anche per uno stereotipo estremizzato, l'azione è fine a se
stessa, quando si scontra con i luoghi comuni dell'intelletto, in
quel limbo umano dove volontà e raziocinio si fronteggiano.
E
le nostre scelte, si piegano ad un incomprensibile ed invisibile
destino, tale per cui siamo spesso gli artefici volenterosi della
nostra infelicità.
L'Autore
ce lo spiega con immagini dense, e dialoghi lunghi, ma istantanei.
Vividi, come la luce nelle tenebre, prendono per mano il lettore e lo
portano fino alla fine del tunnel, dove tutto ricomincia, con l'alba.
Il
momento ristoratore, che rappresenta una sorta di rinascita.
Un
inizio, dove il nuovo non rinnega il vecchio.
Lo
stato d'animo è come il marinaio che si lascia portare dalle onde
del mare. Non c'è un percorso, perchè ovunque ci sono strade.
Tre
storie cariche di sentimento unite dall'amore: temerario,
rinunciatario, intenso.
E'
uno stile tanto riflessivo quanto visionario, quello che l'Autore ci
propone.
Alessandro
Baricco scrive il capolavoro delle parole. Ed è talmente bravo che
spesso chi legge è obbligato a fermarsi a riflettere su come sia
possibile comprimere il tutto in così poche parole. Ma questa è la
magia dei grandi scrittori.
Come
sempre, i suoi periodi sono spaccati di virtù letteraria, il
concepimento di un immagine che fuoriesce dalle pagine, assume forma,
sostanza, odori.
Baricco
è uno straordinario artista contemporaneo, sulle cui doti sono state
spese ormai tutti gli aggettivi in omaggio alla capacità sublime che
questi possiede di indagare l'animo umano e rappresentarlo con
intensità memorabile.
Impossibile
far si che le sue opere manchino nella libreria, e ciò vale anche
per “Tre volte all'alba”, romanzo carico di emozioni: un
genuflesso testamento vivente all'arte della comprensione. Un
omaggio alla memoria di una vita, che nella saggezza del passato,
rivive l'eternità dell'amore: inspiegabile e dogmatico. Infinito,
quanto unico. Frasi fantastiche, costruite con eccezionale capacità
narrativa.
Immancabile.
Marco
Solferini
HEY ... ma guarda chi si rivede !
RispondiEliminaCome promesso chèz "Trame", porgo un saluto.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaCiao,
RispondiEliminaho iniziato ad visitare il tuo interessantissimo Blog e noto che ci sono molti elementi che cercherò di approfondire.
Carissimi saluti
MH.
RispondiEliminaSuppongo che la tua recensione sia migliore dell'opera recensita ... mi spiego : ho mollato Baricco dopo "Seta".
Basta.
Pur senza arrivare al sarcasmo di chi ha sbrigato l'impegno critico con un "è il primo romanzo scritto con il ctrl + C, ctrl + V" (il copia-e-incolla, siccome gli incipit dei capitoli sono la ripetizione alla lettera delle gesta annuali di una vita che si svolge lentamente, e con noia del sottoscritto, ma pure di molti altri lettori), m'è stucchevole quel lesinare parole alla maniera dei componimenti brevi giapponesi (haiku, tanka, v. post della mia amica Emel Mamya, che ho spottato sul mio blog) ... tecnica che, estesa sulla distanza del romanzo medio-breve, produce una discorsività fiabesca, uno stupore per le tabule vergini, che ho lasciato decenni e decenni fa, alla volta di situazioni ben più crude e dipinte con realismo pornografico (in senso specifico, ma anche lato).
A me piace la letteratura piena E capace di slanci visionari ... la prima caratteristica non invalida necessariamente la seconda.
I romanzi di Baricco mi ricordano i paesaggi sonori di Brian Eno, i suoi esperimenti pionieristici di ambient music.
Rarefatti, devi ascoltarli sequenzialmente dal primo all'ultimo minuto per carpirne un senso complessivo.
Ottimi riempitivi per creare atmosfera, ma non imprimono nulla sulla retina della mia memoria ...
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1 - La font (lo so, sarebbe maschile secondo l'uso comune, ma non sto qui a spiegare perchè volgo il termine al femminile) che hai scelto è aggraziata, ma rende un po' faticosa la lettura.
2 - Hai segnalato questo blog a Liquida.it ?