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Amnesia
Autore: Jean-Christophe Grangé
Genere: psico thriller
“Amnesia”, segna il ritorno
di Jean Christophé Grangé, il famosissimo e apprezzatissimo Autore
francese, che ancora una volta riesce a fare centro con un nuovo
thriller a tinte forti.
Un omicidio brutale: un senzatetto,
drogato a morte sul cui cranio, l'assassino ha incastrato la testa di
un toro. Un macabro rituale per riprodurre il celebre Minotauro?
La città di Bordeaux è forse preda di
un sociopatico o di un serial killer?
L'inquietante risposta a questo
interrogativo, spetta al Capitano Anais Chatelet, unico ufficiale in
servizio al momento del ritrovamento del cadavere. Una giovane donna
di appena 29 anni, curriculum accademico perfetto; ma con un passato
devastato da uno scandalo famigliare che aveva infangato la
reputazione dell'alta società di cui ella faceva parte, fino alla
rottura, fin quando non aveva sentito il bisogno di fuggire da
quell'incubo di sfarzo e di lusso. Fuggire dalla vera identità di
suo padre.
Adesso, nei bassi fondi di una città
apparentemente simile ad un isola in terra, con le sue regole e
meccanismi, la caccia può cominciare. L'occasione tanto attesa, e
nel contempo carica di paura.
Un omicidio aberrante. Apparentemente
senza motivo. Forse l'opera di un serial killer sociopatico.
Coordinata dall'altrettanto giovane
sostituto procuratore Veronique Roy, con la quale nasce da subito un
animosa competizione, indirizzerà le indagini dei suoi 4 uomini, e
l'investigazione la porterà a contatto con il misterioso
ritrovamento di uno sconosciuto.
Un uomo che, la sera stessa del
delitto, ha perso la memoria. E' stato ricoverato in un reparto
psichiatrico, affidato alle cure del Dott. Freire, meticoloso e
appassionato nel ricercare la salvezza dei suoi malati.
Cosa ci faceva quell'individuo sulla
scena del delitto? Perchè aveva con sé un elenco del telefono
dell'Aquitania, risalente al 1996 e una chiave inglese da 450mm,
entrambi insanguinati?
Quale orrore lo ha impressionato al
punto da fargli perdere la memoria?
E sopratutto, cosa nasconde la sua
identità?
Ogni interrogativo troverà risposta
nella caccia al “killer dell'Olimpo”, fra omicidi che rievocano
alcuni miti della cultura greca, una misteriosa società che
sperimenta una molecola in grado di frantumare la personalità.
Sullo sfondo: la disperata ricerca di
un uomo che cambia identità, preda delle “fughe psicogene” della
sua personalità, per ricostruire il passato e riscattare la sua
innocenza.
Audace, coinvolgente, carico di
passione e oltre ogni limite: Grangé non si smentisce ed il suo
stile inconfondibile, regala una nuova avventurosa indagine,
mozzafiato, che strangolerà il lettore stringendolo nella morsa
della sua tentacolare e sfuggente verità.
Nei romanzi di Grangé il ritmo
incalzante, scandito da una meticolosa esposizione delle procedure
d'indagine, fa sì che l'azione ruoti vorticosamente intorno ai
protagonisti.
In questo caso, la scelta cade su di un
indagine in parallelo, fra la poliziotta e lo psichiatra, che quando
si interseca, finisce per rivelare risvolti inaspettati.
La tensione narrativa permea lo
svolgimento di ogni scena, come un film su carta, aprendo sempre a
nuovi interrogativi.
Il lettore è trascinato in un turbinio
di sensazioni, che lo ammalieranno e coinvolgeranno, dalla prima
all'ultima pagina.
Il “coup de theatrè” con
questo straordinario Autore non manca mai, e anche questa volta
arriva come un fulmine improvviso, fra una sparatoria ed un indagine
sempre più misteriosa.
Chi, è veramente chi?
Il mistero delle identità, apre ad un
thriller dai fortissimi connotati psicologici, che ruota attorno
all'incredibile “sindrome del passeggero senza bagaglio”, la
capacità di crearsi un identità, con un passato cui lo stesso
individuo, inconsapevole, crede incondizionatamente.
Dall'incontro di due soggetti che
soffrono di tale patologia, scaturisce la geniale intuizione
narrativa di Grangé, il quale rovescia ogni ruolo, ribalta le
prospettive e trasporta il lettore in un universo sconosciuto, oltre
i confini dell'accettabile e del razionale, ma sempre agganciato al
realistico concetto del plausibile.
“Amnesia” è anzitutto il
romanzo di un indagine ad alto rischio, ben costruita, concepita con
astuzia e furbizia, i cui personaggi protagonisti risultato
ottimamente caratterizzati.
Fra questi, spicca l'indole scontrosa e
nel contempo sofisticata di Anais, schiava del suo retaggio
adolescenziale, in perenne quanto ossessiva ricerca di una
consacrazione lavorativa, che segni la fine del suo animo
conflittuale e metta a tacere i demoni che la perseguitano.
Diabolicamente centrale il ruolo del
destino, che diventa l'abile e apparentemente inafferrabile mano
dell'assassino.
Capitoli brevi, esposti in modo chiaro
e altamente visivo, cui spesso si aggiungono dettagli esplicativi dai
contenuti più vari, in particolare relativi alla scienza della
psicanalisi.
Malgrado il notevole numero di pagine,
il romanzo scivola via con estrema facilità e certamente lascia un
segno dietro di sé.
Un opera audace, che dopo le
precedenti, relative alla ormai celebre “trilogia del male”,
riprende il tema dell'indagine cognitiva, amabilmente condita con un
ritmo sostenuto e incalzante, tipico del poliziesco.
“Amnesia” è il nuovo
intenso ed appassionante thriller di Grangé. Un indagine carica di
colpi di scena, un affresco introspettivo della sulla personalità
criminale sullo sfondo di un efferato omicidio. Una caccia senza
tregua, che travolgerà il lettore, catapultandolo in un indagine
dove nulla e nessuno sono ciò che sembrano.
Consigliatissimo agli appassionati di
thriller.
Marco Solferini
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