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La
stella di pietra
Autore:
Marco Buticchi.
Genere:
avventura, drammatico, azione.
Marzo
1985, per Sara Terraccini è un giorno speciale perchè si laurea in
archeologia e cultura del mondo antico. La sua tesi di laurea presso
la facoltà di lettere di Roma è l'ultimo atto di un appassionata
carriera di studentessa che la giovane vorrebbe proseguire come
studiosa. In particolare, del grande Michelangelo Buonarroti la cui
arte ella crede di aver riconosciuto in un opera, il Laocoonte, la
cui paternità tuttavia è attribuita all'epoca classica.
Al
termine della tesi però un fatto si sangue sconvolge l'ateneo.
Le
brigate rosse hanno colpito lì vicino. Un attentato omicida che per
Sara significa molto di più, perchè quella stessa mattina, nel
medesimo luogo dove si è svolto il macabro agguato, lei è stata più
volte fotografata dall'amico Carlo, compagno d'università.
Un
rituale di fotografie che avrebbero dovuto accompagnare il più bel
giorno di Sara e che invece si rivelano essere, forse, una prova
documentale per identificare i killer.
La neo
laureata è una ragazza sveglia. Capisce immediatamente il pericolo
che sta correndo. Tornata a casa ne parla con il padre. Entrambi
discendono da un onorata famiglia ebraica e hanno rapporti con
l'ambasciata che li mette in contatto con un agente del posto di nome
Oswald Breil: un uomo del Mossad, il servizio segreto israeliano.
L'agente
segreto non ha dubbi. Sara è in gravissimo pericolo e cosa ancora
più inquietante non può fidarsi delle autorità italiane. Infatti,
secondo l'efficiente rete spionistica israeliana la penisola è
attraversata da forze eversive di varia natura. Numerosi sono i
gruppi di interesse che complottano nell'ombra. Doppiogiochisti.
Esperti nell'agire dietro le quinte inseguendo interessi eversivi e
spesso affaristi. Queste organizzazioni sono qualificate come «stay
behind».
Il
pericolo è in agguato e non tarda ad arrivare.
Una
pioggia di fuoco, fra agguati, killer, inseguimenti, costano la vita
a Carlo, il compagno di Università e al padre di Sara. Gli stessi
agenti del Mossad che decidono di proteggerla pagano un tributo di
sangue e per Oswald Breil, il suo assistente Bernstein e la giovane
agente Yoah, comincia una sfida a tutto campo con un organizzazione
paramilitare spietata e ben ramificata.
Una
corsa contro il tempo che da Roma porterà il gruppo a Parigi,
Losanna e infine nuovamente nella città eterna per scoprire che
dietro l'attualità della potente organizzazione, capitanata dal
misterioso «padrone di casa», si nasconde un segreto che affonda le
sue radici nel passato.
La
storia infatti, ci riporta al grande artista Michelangelo Buonarroti
il cui genio andava spesso di pari passo con la sua volontà di
«uccellare» i potenti. Dalla corte del grande Lorenzo dé Medici,
in quel di Firenze, fino al papato di Giulio II. Sulla scia dei
capolavori immortali che l'artista ha lasciato in eredità al Mondo
intero. Su tutti la «Cappella sistina».
Quale
segreto ha voluto occultare il grande Michelangelo?
Che
cosa nasconde la maschera funeraria di Lorenzo dè Medici?
E chi
sono gli uomini che oggi, a distanza di così tanto tempo, sono
disposti a uccidere pur di mantenere questo segreto?
Gran
ritmo, azione a tutto campo e narrazione che si svolge in
contemporanea. Da un lato il 1985, la stagione di piombo e dei
servizi segreti deviati, dall'altro la fine del 1400 e primi del 500
con l'arte in primo piano, ma anche le guerre per consolidare il
potere temporale del Papato e le dispute fra città o casati ribelli.
Sangue
e storia.
Mistero
e archeologia.
Buticchi
non tradisce le aspettative dei suoi lettori e conferma il perchè è
uno degli scrittori d'avventura più amati in Italia e nel Mondo.
Un
ritmo lineare e incalzante che non rinuncia mai a stupire,
coinvolgendo il lettore in agguati, scene ad alta tensione, enigmi e
personaggi ambigui.
Atmosfere
da thriller prestate ad un romanzo d'azione.
Intense
scariche di adrenalina alternate dalle vicende storiche della vita di
Michelangelo e del potere con cui l'artista è sempre stato a
contatto, ma che forse egli ha saputo in qualche modo indirizzare.
Ottima
e circostanziata la scelta dei luoghi in cui si svolge l'azione.
Buticchi è abilissimo nel definirli in modo paratattico, ma
altamente visivo, alternando una focalizzazione che da oggettiva
passa a strutture soggettive, sopratutto con i dialoghi così
spostando il baricentro dell'attenzione del lettore. Un alternanza
efficace per trasmettere la sensazione di un accelerazione temporale.
Tipica degli Autori con una notevole qualità di esperienza alle
spalle.
Tanti
riferimenti narrativi ai più celebri eventi che definiscono,
inquadrano e formalmente creano l'ambito di svolgimento dell'azione.
L'aspetto spionistico è sapientemente dosato con il maturare della
forma di un nemico ben organizzato. Intelligentemente, pagina dopo
pagina l'Autore aumenta la pressione esercitata dal microcosmo
«grigio» della cospirazione e dei servizi segreti.
L'efficienza
del Mossad e la sua capacità di analisi è molto ben riuscita. I
suoi agenti sono rappresentati come uomini d'azione addestrati ad
essere anche dei «profiler» per sgretolare l'apparenza di un
mondo dove tutto è diverso da come sembra e potenzialmente nessuno è
chi dice di essere.
La
caratterizzazione dei personaggi è ottima. Ben definiti dal punto di
vista fisico ed emotivo, le loro iterazioni caratteriali sono
costantemente basate su un amalgama che li rende conoscibili e
credibili. Da ciò discende l'alta fungibilità e per effetto la
semplice fruibilità a vantaggio, naturalmente, del lettore. Il quale
li percepisce, in pratica, a misura d'uomo quindi non stereotipati ne
distanti.
Niente
sofisticazioni prestate alla carta stampata solo per il gusto di
stupire, bensì tanta naturalezza che utilizza il realismo come
omaggio all'efficacia narrativa. Caratteristica irrinunciabile per un
romanzo d'azione.
La
storia è audace, certamente elaborata. A tratti ricorda un pò lo
stile alla Ian Fleming per quanto riguarda la natura
dell'organizzazione segreta clandestina.
Non è
autoconclusiva. Il finale infatti lascia aperti ampi spazi per un
secondo capitolo.
A
parte i riferimenti ai fatti della storia d'Italia ci sono
interessanti citazioni che l'Autore propone al lettore. Fra le tante
mi è piaciuta quella del proiettile che l'agente Yoah sostiene,
avanti al Santo Padre Wojtyla, essere stato deviato da un «invisibile
mano».
«La
stella di pietra» è l'ultimo romanzo di Marco Buticchi.
Indiscusso e apprezzato maestro dell'azione, propone con il suo stile
creativo, una narrazione carica di avventura, ambientata negli anni
di piombo del terrorismo brigatista e delle cospirazioni. Gran ritmo,
adrenalina e colpi di scena, per indagare un mistero che viene dal
passato.
Con
Buticchi ogni indizio sembra aprire ad una verità dove nulla è ciò
che sembra.
Da
leggere.
Marco
Solferini.
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marcosolferini.pubblicazioni@gmail.com
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http://it.linkedin.com/pub/marco-solferini/3/682/677
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