Il prestigioso Museo, nel cuore storico di Bologna, offre oltre alle esposizioni tanti interessantissimi eventi!
In particolare: sabato 5 maggio al Museo Geologico Giovanni Capellini ospiteremo alle ore 16,30 il Prof. Corrado Venturini che parlerà su "L'unità geologica dell'Italia".
Via Zamboni, 63 - 40127 Bologna - Tel. 051 209455
www.museocapellini.org
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La rivista culturale: "Il Salotto degli Autori" ( http://www.ilsalottodegliautori.it ) edita dall'Associazione letteraria "Carta e Penna"
www.cartaepenna.it
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Mafia.com
Autore: Misha Glenny
Genere: attualità,
giornalismo, truffe on line, clonazione carte di credito.
“Mafia.com” si
presenta come un attenta e documentata storia, giornalisticamente
esposta tramite i protagonisti di quella che è una delle principali
insidie della globalizzazione bancaria, in particolare dei servizi di
pagamento: la clonazione delle carte di credito, c.d. carding.
Frutto di un indagine
giornalistica, basata principalmente sulle interviste dei
protagonisti.
La storia di base è
quella della nascita, della vita e della fine del sito DarkMarket,
evoluzione dei suoi antecedenti CarderPlanet e CarderMarket
che, in buona sostanza erano delle comunità on line, strutturate
sulla base di forum tematici, per formare ed aiutare tutti coloro che
volevano dedicarsi alla frode a mezzo carte di credito.
Una sorta di grande
palestra, dove ci si allenava e si veniva reclutati.
Amministrata da persone
fisiche che tuttavia comparivano solo con i nomi di battaglia o
meglio nickname, si palesavano come hacker informatici,
termine con il quale si tende ad identificare il pirata della rete.
Una storia avventurosa e
danarosa che nell'arco di numerosi anni ha investito le principali
agenzie di spionaggio e di indagine sui reati informatici e sul cyber
crime.
Agenti speciali di
svariate nazioni, coinvolti in una vera e propria caccia all'uomo,
cominciata quando lo strapotere egemone degli hacker coinvolti li
portò addirittura ad indire la prima grande convention ad Odessa.
Nel lusso di una città dalle molte facce, si riuniva il “Bilderberg
club” della clonazione di carte di credito.
La sfida era tratta, il
resto è storia contemporanea.
Raccontata in un malloppo
di oltre 300 pagine.
Orbene, dai tempi
dell'ormai mitico libro “Sulle tracce di Kevin” dedicato
alla caccia all'hacker forse più famoso di tutti i tempi, Kevin
Mitnick, questi testi non hanno mai avuto un successo di pubblico,
tale da interessare un target di lettori assai indefinito.
La motivazione annida nel
fatto che, trattandosi di una materia tecnica, qualunque Autore la
voglia proporre, è costretto alla brutale semplificazione, per non
annoiare o rendere incomprensibile il testo, ai non addetti ai
lavori.
Per converso, coloro i
quali sono appassionati dell'argomento, troveranno eccessivamente
limitativo e del tutto banale la carenza di originalità relativa
all'esposizione.
Quindi, di per sé, è
difficile centrare un target, pur con tutta la buona volontà che
anche in questo caso l'Autore ha certamente impegnato aggiungendo
spesso, alla narrazione base, elementi romanzati di descrizioni
ambientali e divagazioni sul vasto arcipelago della criminalità
informatica.
Più che impreziosire il
testo però il tutto si risolve in una colossale bolla di sapone,
dove c'è un pò di tutto, fermo restando che il tema centrale,
predominante è la clonazione delle carte.
Non si comprende
pertanto, la ragione del titolo dell'opera, che non sembra proprio
cogliere nel segno. La mafia è un altra cosa, non c'entra nulla con
quanto esposto nel romanzo. Capziosa e del tutto strumentale, in
quest'ottica, la riproduzione in copertina di una frase, a mò
d'effetto del celebre Roberto Saviano, certamente una firma di
prestigio ed autorevole, sull'argomento “mafia”, ma in questo
caso del tutto sganciato rispetto al tema dell'opera.
Inoltre, la cronica
necessità di appassionare il lettore spinge l'Autore ad ingigantire
il fenomeno tanto dell'hackering quanto del carding.
A conti fatti, nel testo
si narrano le imprese di un gruppo di clonatori di carte di credito,
circa una dozzina di persone e principalmente 4 – 5 di esse.
Si fanno pochi
riferimenti al denaro contante che avrebbero effettivamente
rinvenuto. Ci si limita spesso ad usare degli epiteti e metafore come “montagne
di soldi”, ma di cifre vere e proprie ce ne sono poche.
Ricchissimo di sigle
relative ad agenzie investigative sui reati informatici. Anche
troppo.
Dal punto di vista della
pericolosità di alcune attività on line o, più
genericamente informatizzate, non si scopre nulla di nuovo, perlomeno
nulla di più di quanto l'utente medio di internet già non sappia.
La volenterosa opera di
sfarzoso allargamento, teso ad ingigantire un fenomeno certamente
esistente, è assai fastidioso finisce per diventare irrealistica.
In fin dei conti, questi
ragazzi vengono tutti arrestati e si fanno un discreto soggiorno
nella patrie galere. Con l'unica eccezione del, forse più mitico,
caposaldo di questo enturage della frode informatica, su cui
permangono ancora oggi delle perplessità circa l'effettiva identità.
Anzichè appassionarsi o
intimorirsi, il lettore si annoia, causa anche una ripetitività dei
medesimi concetti stucchevole che fa venir voglia di togliere di
mezzo un 150 pagine abbondanti.
“Mafia.com” è
un testo fuorviante, che ha ad oggetto le vicende di un gruppo di
clonatori di carte di credito, i quali si avvalsero di un vero e
proprio supermarket on line di insegnamento e di messa a disposizione
di capacità tecniche ed hardware, per formare e reclutare
complici. Una narrazione poco coinvolgente, ripetitiva, su un
argomento trattato in maniera eccessivamente semplicistica e sul
quale non si sentiva la necessità di un testo, il cui titolo è
assolutamente non confacente e irriferibile alla tematica di fondo
trattata.
Un esperimento poco
riuscito; sconsigliato a tutti i lettori.
Marco Solferini
(marcosolferini.pubblicazioni@gmail.com)