mercoledì 9 settembre 2015

L'atlante di tenebra

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L'atlante di tenebra

Autore: John Stephens
Genere: fantasy

Siete pronti per la battaglia finale?

Due Atlanti sono stati ritrovati, quello di Smeraldo e quello di Fuoco con i loro straordinari poteri ma ora manca l'ultimo e più importante di tutti. L'Atlante di Tenebra.

Se i primi appartenevano per diritto di nascita a Kate e Michael, la predestinata per quest'ultimo, soprannominato «la resa dei conti», è la giovanissima Emma.

I tre fratelli saranno di nuovo al centro della guerra contro il Ferale Magnus che ha raggiunto l'apice del suo potere ed è deciso a sferrare l'attacco finale al mondo magico.

Il suo potere si è accresciuto dopo essere tornato in vita e ha creato un esercito con migliaia di Murum Cadi, Strillatori e Negromanti.

Le forze dei nani, elfi e degli uomini saranno sufficienti a resistere alla battaglia finale?

Il Ferale Magnus ha accresciuto il suo potere. Tutta la tua forza e il tuo coraggio, tutta la scienza di Pym, tutta la volontà e tutti i poteri della brava gente del nostro mondo non basteranno. Ormai soltanto i Libri potranno sconfiggerlo. E soltanto i ragazzi possono trovare i Libri”. Tratto da “L'atlante di tenebra” di John Stephens, ed. Longanesi.

Tutto dipenderà dall'ultimo Atlante e dalla profezia che narra dei tre ragazzi che li riuniranno e di come questo significherà la loro morte.

Stanislaus Pym il mago che ha accompagnato i fratelli in questa avventura conosce la verità e forse anche un segreto per evitare la tragica fine? Ma fermare il Ferale Magnus può valere l'estremo sacrificio?

Sullo sfondo si consumerà la sfida finale tra Gabriel il guerriero e Rourke il comandante in capo delle truppe del Ferale Magnus.

Come pure l'amore, innegabile e insopprimibile, che Kate prova per Rafe, il ragazzo che ha conosciuto nel passato in quel 1899 fra i vicoli di New York, quando ancora egli non sapeva cosa e chi sarebbe diventato. Quello stesso ragazzo che è in grado di fargli battere forte il cuore, ma che è anche il nemico giurato di tutto ciò che vive.

L'avventura è servita su un piatto d'argento!

E eopo gli straordinari primi due Libri questo completa la trilogia.

La profezia dice che i Custodi troveranno i Libri e li riuniranno, ma dice anche che i Custodi moriranno. Pym lo sa; lo ha sempre saputo. Per distruggere me, è disposto a sacrificare te, tuo fratello e tua sorella”. Tratto da “L'atlante di tenebra” di John Stephens, ed. Longanesi.

Preparatevi dunque a conosce gli elfi che si trasformano in draghi, l'isola del re dei nani, le terre dei giganti e la loro misteriosa città dove si nascondono enormi ragni e un portale per il regno dei morti. Perchè là si cela l'ultimo Atlante. Insieme con il segreto del potere magico del Ferale Magnus.

Inseguimenti, battaglie a colpi di spada, duelli di magia e molto altro ancora trascineranno il lettore verso l'epica conclusione di questa bellissima trilogia fantasy.

Gabriel calò un altro colpo e Rourke, di nuovo, lo evitò, stavolta piantandogli una gomitata in faccia. Per un momento Gabriel restò accecato e inciampò all'indietro sui sassi. Sapeva che l'orlo del precipizio era vicino e riuscì a fermarsi in tempo, anche se sentì il vuoto ad appena qualche centimetro di distanza”. Tratto da “L'atlante di tenebra” di John Stephens, ed. Longanesi.

Un chiaro esempio di letteratura «young adult» ricca di spessore psicologico dove i personaggi sono caratterizzati, pur essendo bambini, da elementi tipici della cultura degli adulti e pronti a recepire concetti estremi e risolutivi come la morte e il sacrificio per il bene comune.

Dialoghi come sempre incalzanti, carichi di un rapporto empatico che trasferisce la soggettività dei protagonisti nell'alveo dell'immaginario del lettore. Si consuma quindi quell'immedesimazione fantastica che dalla semplice narrativa trasforma il saggio «dungeon master» in colui che a livello espositivo esplora “con e per” il lettore l'avventura fantastica.

In fondo alla galleria c'era una ragnatela, in mezzo alla quale stava il ragno di gran lunga più grosso visto fin lì. Il corpo era segmentato in due pance enormi. Le zampe erano aperte come i contrafforti di una cattedrale. Non aveva una serie di denti ma tre e ciascuna zanna era lunga almeno un metro”. Tratto da “L'atlante di tenebra” di John Stephens, ed. Longanesi.

Prosegue il viaggio nella terra del mondo di mezzo dove sopravvive la magia e il magico quale conseguenza della separazione tra le due realtà che l'Autore ha spiegato in precedenza essersi consumata all'alba del primo giorno del 1900.

E' un mondo carico di espedienti non solo avventurosi ma anche metaforici di quella che è la vita nei suoi principali contenuti.

Il coraggio e la paura per esempio, si manifestano sotto molteplici spoglie. La volontà che si associa al primo e l'opprimente senso di desolazione che il singolo incontra nel secondo sono parafrasi di ogni persona che crescendo deve scegliere il proprio «essere o non essere».

Il male totalitario del nemico che coltiva dentro di sè la possibilità del proprio annientamento rappresentano bene la sfida all'ineluttabilità degli eventi che si possono sovvertire solo con la più totale abnegazione alla causa.

Se perdiamo, perdiamo. Ci sono cose per cui vale la pena di morire. L'amicizia. La lealtà. L'amore. E se per combattere per queste cose dovessimo anche combattere la nostra ultima battaglia, così sia”. Tratto da “L'atlante di tenebra” di John Stephens, ed. Longanesi.

Un talento, quello dell'Autore, che va ben oltre l'ottimo concepimento narrativo il quale peraltro beneficia di un linguaggio semplice, fluido, a tratti paratattico nel voler essere visionario più che visivo onde evitare l'eccesso di descrizioni. Il «do ut des» con la capacità del lettore di personificare lo scenario è qualcosa che io apprezzo moltissimo perchè lascia aperta la porta dell'immortalità con la quale il fantasy diventa una parte di tutti e per tutti paradossalmente differente.

Questo è il principio da cui scaturisce il big bang della letteratura «young adult»: una sorta di nuovo librogame per non dimenticare il bambino che abbiamo dentro e che, come un grande Lego nelle mani del lettore, lo introduce in una realtà fantastica che sostanzialmente non ha fine.

Il vero fantasy si può per questo conservare e rileggere.

Fu quasi come se l'aria attorno a Emma si addensasse. La sentì premere contro gli occhi, i timpani, i palmi, perfino gli avampiedi. E poi quell'aria entrò in lei, a comprimerle le ossa, gli organi, il cuore, ed Emma cominciò a percepire che qualcosa veniva risucchiato fuori, fuori da ogni fibra, da ogni cellula del corpo, e si sentì come un frutto spremuto. E la cosa che le veniva risucchiata era intangibile eppure, allo stesso tempo, vitale; poi, per un breve, strano, terribile istante, la vide, quella cosa: prima la scorse luccicare nell'aria davanti a sé e infine, con uno strappo straziante, la vide attirata nel fuoco, ed Emma, svuotata, ricadde all'indietro sulla sedia”. Tratto da “L'atlante di tenebra” di John Stephens, ed. Longanesi.

Il magico secondo l'Autore non è blasfemia o esoterismo bensì un connubio di quei 4 elementi uniti dal tempo, dallo spazio e tenuti insieme dalla volontà. E' questo il “mana” da cui scaturisce la capacità di diventare maghi perchè la magia, quella, appartiene già ad ogni essere vivente.

Stephens ha poi aggiunto alcuni valori narrativi estrapolati da elementi favolistici degli ultimi due secoli, senza però eccedere in essi e coniugandoli con il ritmo incalzante dell'avventura.

Capitoli brevi, spesso organizzati per sottocapitoli brevissimi che apportano un gran ritmo allo sviluppo della trama. Un crescendo vorticoso vero un finale tutt'altro che scontato.

E' un debito da pagare. E c'è un solo debito che tutte le creature viventi alla fine devono pagare: la morte”. Tratto da “L'atlante di tenebra” di John Stephens, ed. Longanesi.

I dialoghi dimostrano una pregiata ed assai apprezzata crescita nel carattere dei protagonisti. La loro fanciullezza è un ricordo; oggi conoscono il dubbio, il rimorso, la paura. I loro confronti sono accresciuti da questo insieme di consapevolezze che dimostrano come il tempo degli eventi passati abbia cicatrizzato il loro carattere perfezionando la personalità precedentemente argillosa. Non a caso essi diventano artefici, emancipati da ogni guida, del proprio destino.

«L'atlante di tenebra» è l'ultimo straordinario capitolo della trilogia dei Libri dell'inizio di John Stephens. L'atto conclusivo di una saga «young adult» affascinante e coinvolgente. Ricchissima di colpi di scena e con uno scenario fantasy stupefacente coinvolge il lettore in una eccezionale avventura.

Consigliato a tutti, indipendentemente dall'età.

Marco Solferini.

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