venerdì 7 marzo 2014

Banchieri

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Banchieri
"Storie del nuovo banditismo globale"

Autore: Federico Rampini
Genere: attualità, giornalismo.

Banchieri è un interessante testo pubblicato sulla collana «Strade blu» della Mondadori.

L'Autore, giornalista di navigata esperienza in Italia e all'estero, offre una serie di capitoli bevi, ma molto eloquenti su quelle che sono le plurime responsabilità dei banchieri avuto riguardo all'attuale crisi economica / finanziaria.

In particolare, si sofferma nell'indagate e nell'esporre una serie di comportamenti che vanno da quelle che si potrebbero definire piccole e reiterate truffe ai danni di milioni consumatori. Che moltiplicandosi esponenzialmente diventano delle macroscopiche fuoriuscite di denaro dalla società civile e conseguentemente un peso per tutti i contribuenti.

Passa poi in rassegna i legami collusivi con numerosi Governi che spesso viaggiano sull'ambiguo binario di una casta privatissima di banchieri appartenente alle banche centrali, unici titolati ad interagire con quella macroeconomia finanziaria le cui ripercussioni sul mercato dei consumi sono alla base dell'attuale stato di impoverimento dilagante.

Una casta di intoccabili insomma. Le cui responsabilità sono spesso nascoste, volutamente omesse, anche quando risultano insopprimibili. Creando un parallelo tra chi è «troppo grande per fallire» ma l'altresì «troppo grande per essere punito». Alla peggio poi il prezzo da pagare è minimo se paragonato alla colpa e alla responsabilità che ne consegue.

E' un testo concepito certamente per scandalizzare, ma sopratutto per far arrabbiare.

Ci si scandalizza quando il sentore di quella che è la rettitudine comportamentale, basata sulla dignità della corrispondenza fra le idee e le azioni viene deturpata, sfregiata, alterata da atti inconsueti. Ma ci sia arrabbia quando il malvezzo, la devianza, il comportamento fraudolento si istituzionalizza.

Ed è questo il caso che ci propone l'Autore.

Perchè questi, dopo aver denunciato una sorta di inattaccabile Olimpo del controllo egemone ed elitario dei banchieri, passa in rassegna il dramma della miseria. Delle persone che lavorano senza accumulare. Dei disoccupati. Di quelli senza futuro. Quanti cioè vivono un presente che non getta alcuna certezza sul domani. Impediti nel costruire un «dopo» e a volte pericolosamente illusi di essere in grado di farlo.

Una generazione, forse due, che mi piace qualificare a investimento zero.

Non importa che abbiano qualcosa, in quanto non conoscono la proporzione di quel che sono destinati a perdere.

E così leggiamo della truffa del Libor, del fallimento di Lehman Brothers, dell'insider trading attraverso i cavi FTP, dello shadow banking ai danni dei consumatori, delle politiche monetarie degli ex allievi del MIT (che siedono quasi tutti nelle principali banche centrali), di una serie di sigle misconosciute di organismi di controllo che sono del tutto incapaci di intervenire prima e semmai riescono a testimoniare l'ovvio dopo. Quando il danno è già irreparabile.

Leggiamo del fatto che le banche prendono tanto, sempre di più, tutto. Impongono tassi esorbitanti. Derubano i clienti di tutte le loro risorse grazie ad un piccolo arcipelago di voci come “spese” e “commissioni”. Li privano persino della casa, della dignità, del lavoro... e infine, in alcuni drammatici casi, della vita.

Tutto questo grazie alla dittatoriale arma della ghigliottina dei debiti. Nascosta dietro all'unico imperativo che sembra dominare le stagioni della vita nella società moderna: “PAGA!”

“Banchieri” è un libro di denuncia. Consigliato a chi ha voglia di arrabbiarsi o, se è già arrabbiato, di passare alla fase successiva.

Marco Solferini.
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marcosolferini.pubblicazioni@gmail.com




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