martedì 18 febbraio 2014

La legge della notte

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La legge della notte

Autore: Dennis Lehane
Genere: drammatico, gangster.

Gli anni 20 sono stati moltissime cose. Per le auto, i vestiti delle giovani donne, la musica. Ma erano anche gli anni del proibizionismo. Dei gangsters. Della via del whiskey e del rum.

A Boston la legge della notte stabilisce chi vive e chi muore. Chi si arricchisce con le bische, le prostitute, il traffico di alcolici o le rapine.

Nessuno è senza un padrone e tutti sono schiavi del denaro. Politici, giudici e poliziotti corrotti. Ognuno ha un prezzo. Per sopravvivere a un epoca fatta di continui cambiamenti, pupe da perdere la testa e pallottole facili.

Joe Coughlin ha un eredità pesante. E' il figlio di un pezzo grosso della polizia. Uno sbirro che viene dalla strada e si è lasciato dietro una famiglia distrutta da un brutto carattere. Joe ha scelto la legge della notte. Con le sue regole. E quando entra in una bisca per una rapina non sa che appartiene a un boss locale: Albert White.

Quella notte ha solo 20 anni e il suo futuro rimarrà segnato dall'incontro con una donna che gli strappa ogni singola goccia d'amore dal cuore. Emma Gould sarà per lui il punto di arrivo e di partenza di tutto ciò che verrà. Una benedizione e una maledizione. Perchè Emma è anche l'amante di Albert White.

E quando il boss per cui lavora Joe viene ucciso sarà proprio la cosca di White ad ereditare tutto il suo giro d'affari. Il che significa nuove regole e un nuovo padrone.

La relazione clandestina di Joe naufraga dietro un altra rapina. Stavolta finita in un bagno di sangue. La banca, il bottino, l'inseguimento e tre sbirri morti per errore o per fatalità. Poco importa perchè la caccia all'uomo è aperta.

Joe non può fuggire senza la sua Emma. Non può fuggire senza il suo passato. E finisce intrappolato nel presente più crudele.

In fin di vita, tradito e incarcerato nell'inferno di massima sicurezza di Charlestown.

Un luogo dove gli anni non contano, perchè la vita si misura in giorni e a volte persino in ore.

In quel posto senza futuro Joe comincerà la sua risalita che lo porterà a diventare l'uomo di fiducia di Tommaso Pescatore, il potente boss del crimine italiano che ha tra i suoi avversari proprio Albert White.

Sopravvivenza e vendetta condurranno il non più giovanissimo e inesperto gangster a diventare il «principe» di Ybor, la città dell'Alabama dove nasce la via del rum cubano. Una miniera di interessi e di soldi. Sullo sfondo delle guerre nell'America latina, dei rivoluzionari cubani e degli interessi emergenti di una classe di gangsters la cui ricchezza sembra uno sfrenato inno al capitalismo Joe fronteggerà il suo nemico Albert White sul suo stesso terreno.

Conoscerà il rimpianto, l'amicizia e forse ancora l'amore. Ma il passato è fatto per tormentare gli uomini che scelgono di bruciare in fretta la propria vita.

"Tu credi ancora che al mondo ci siano i buoni e i cattivi. Uno strozzino sfonda la gamba a qualcuno perchè non ha saldato un debito, un banchiere sfratta qualcuno per lo stesso motivo e tu pensi che ci sia una differenza, che il banchiere sta solo facendo il suo lavoro mentre lo strozzino è un criminale. Io preferisco lo strozzino perchè non finge di essere diverso da ciò che è, e penso che il banchiere dovrebbe essere qui dentro al mio posto. Non ho intenzione di vivere una vita in cui pago le tasse e porto la limonata al mio capo al picnic aziendale e compero un assicurazione sulla vita. In cui invecchio e ingrasso per potermi iscrivere a un club di Black Bay, per poter fumare un sigaro con un mucchio di stronzi in una saletta chissà dove e parlare dell'ultima partita di squash e dei voti di mio figlio. In cui tiro le cuoia alla mia scrivania e prima che la terra abbia sfiorato la bara hanno già cancellato il mio nome dalla porta." Tratto da "La legge della notte" di Dennis Lehane

L'Autore è noto per la sua ormai apprezzata bravura nello scrivere sul genere gangsters degli anni ruggenti. Straordinarie le ambientazioni interpretate e vissute fra le mode del tempo, le passioni e i vizi che hanno caratterizzato un epoca.

Il lettore può immergersi in un microcosmo dove ci sono regole fuoriuscite da un concetto imperativo di violenza basata sulla legge del più spietato. Un luogo dove incontrare il tradimento e il sospetto è merce di tutti i giorni. Persino l'amore è un oggetto proibito come una bottiglia di rum. Perchè può condurti alla morte. Da un momento all'altro.

Ottime le descrizioni ambientali. Sempre efficaci, cariche di un pathos che da un lato regala all'immaginario idealizzato di quel tempo (s)conosciuto da molti e nel contempo spiega, racconta, a tratti informa il lettore quasi a volergli trasmettere quella cultura tipica del romanzo che lascia il segno.

Il personaggio protagonista è molto ben caratterizzato. La definizione paratattica degli elementi più determinanti del suo carattere lo mettono da subito nella condizione di giocare a carte scoperte con il lettore il quale ne potrà apprezzare i limiti prima ancora della sua audacia. Questo crea una forte immedesimazione che a sua volta si traduce in una discorsività centralizzata sulle riflessioni dell'uomo che si addormenta accanto al gangster.

Dialoghi efficaci e dinamici. Dai forti contenuti visivi. Instaurano una fitta rete di rapporti interpersonali che definiscono il campo dell'azione e ne approfondiscono le logiche del suo sviluppo. Il racconto è credibile in tutte le sue fasi.

Una narrazione completa dal punto di vista espositivo. Semplice e lineare. Facilmente fruibile e ben organizzata in capitoli opportunamente mai troppo lunghi e strutturati sulla base di eventi la cui esplicazione è un intreccio sciolto un nodo alla volta. L'effetto enigmatico che se ne ricava è quello di una ragnatela di audacia narrativa che porta il lettore ad appassionarsi ai colpi di scena che certo non mancano nel corso di quasi 500 coinvolgenti pagine che scivolano via in men che non si dica.

Il destino gioca un ruolo importante nella struttura criptica dello svolgimento narrativo. Operando come un domino degli eventi basato sul binomio azione uguale reazione. E gli uomini sono esploratori alla ricerca di un ideale o di un Dio cui votare la fortuna o la sfortuna di un esistenza. L'Autore scrive di chi è artefice del proprio destino e convive con i dubbi sulla propria natura. Sul proprio Io: il bene e sul male che ciascuno semina sul proprio cammino.

Tutto questo trasmette al lettore un sentimento di purezza emozionante come un film, intenso come una preghiera.

«La legge della notte» è un ottimo romanzo. Scritto benissimo. Sicuramente immancabile per gli appassionati del genere, ma anche il punto di partenza ideale per quanti vogliono aprirsi a questo soggetto cominciando da uno scrittore di gran qualità.

Consigliato a tutti.

Marco Solferini
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marcosolferini.pubblicazioni@gmail.com



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