giovedì 24 maggio 2012

Piazza San Sepolcro


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Piazza San Sepolcro

Autore: Gianni Simoni.
Genere: giallo, noir, poliziesco.




Piazza San Sepolcro” è il nuovo romanzo di Gianni Simoni, già noto al pubblico degli amanti del genere giallo poliziesco che, con questo suo nuovo scritto, introduce il personaggio dell'ispettore Lucchesi.

Giunto al giro di boa anagrafico della metà di 40anni, l'ispettore è un poliziotto rassegnato a non fare carriera; in parte per via dei provvedimenti disciplinari cui è stato sottoposto ed in altra misura per colpa di un carattere solitario, da vero e proprio uomo di trincea.

Lui, sopravvive al proprio lavoro per senso del dovere, convivendo in una sorta di amore – odio, a tratti lesionistica e distruttiva.

Uno stile di vita decadimentale, usurato e spesso anarchico nel rifiuto dell'auto imposizione tipica delle regole, lo spinge ad una condotta di vita esasperata e lasciva, senza curarsi di se stesso. E dell'immagine che trasmette.

Il mondo dell'ispettore va in pezzi, come la bettola in cui vive, come il rapporto con l'ex moglie e la figlia, come con i colleghi.

Finché il suo stile di vita si scontra con il trasferimento al commissariato San Sepolcro, nel centro di Milano.

Nuovi colleghi. E un nuovo caso, sempre nell'ambito della divisione furti. La sua specialità.

La sparizione di due pregiate tele dalla residenza della contessa Urbinati, donna ricca di fascino che vive i postumi della nobiltà nella splendida cornice di via Cappuccini.

In contemporanea però, la sua ex collega, Lucia Antiochi, che fa parte della nuova squadra antistupro del suo ex. commissariato, lo aggiorna periodicamente sull'indagine in corso, avente ad oggetto la caccia a quello che sembra uno stupratore seriale.

Il fiuto dell'ispettore Lucchesi è utile, forse tanto quanto il suo anticonformismo.





Comincia così, un indagine incrociata fatta di dubbi, deduzioni e numerose scene “bollenti” perchè il sesso, pare da subito essere un attrazione insopprimibile. A tratti, una ricerca alternativa all'esasperazione quotidiana, una valvola di sfogo per le pulsioni animali e a volte, persino il miraggio insopprimibile di un possibile amore.

L'ispettore Lucchesi però, ha un altra irrinunciabile caratteristica che risiede nel colore della sua pelle: è nero.

Il suo ruolo, nella società civile, incastrato con il lavoro che svolge, lo porta a stretto contatto con quel filo d'Arianna tipico della sottile mezzaria su cui poggia il razzismo.

Un sospetto: tagliente, latente, sempre pronto a sfociare in un alterco.

Da questa contrapposizione emotiva, spesso compulsiva, l'Autore trae un apprezzabilissima tematica razziale, giocando il ruolo del diavolo: a centrocampo, dove comincia sia la difesa che l'attacco.

E' una postura intelligente quella che Simoni assume nella stesura del romanzo, rinunciando ai luoghi comuni attraverso la loro reinterpretazione in chiave culturale e civica.

Il termine, noto alla letteratura contemporanea, sarebbe “working class”. Uno spaccato populista delle credenze culturali che emerge dall'uno come dall'altro lato. A volte per un eccesso di diffidenza dell'ispettore Lucchesi, in altri casi, per una palese offesa ricevuta, frutto della convinzione autoritaria tipica del razzismo che sminuisce il paradigma delle relazioni sociali.

La scrittura creativa di Simoni è molto fruibile, dà il meglio di sé nei dialoghi, la cui rappresentazione visiva, tuttavia a volte li rende un po' troppo lunghi. Una conversazione letta, ha tempi diversi da quella parlata.

Però, la scelta di capitoli sintetici e sotto paragrafi brevi, evita un appesantimento ripetitivo dei concetti.

Paratattico nell'uso del black humour, lo scrittore non si limita nella descrizione delle scene di sesso. Il lettore più puritano potrebbe trovare imbarazzante l'audacia un po' hardcore di alcune performance che però chiudono il cerchio dell'universo consumista in cui si muove l'ispettore Lucchesi.

In quest'ottica, il sesso è presentato come un altro genere di rapina: un appagamento di pulsioni, meno ipocrite del falso idillio cui spesso la carta stampata ci ha abituato.

La tematica è quindi affrontata con piglio realista e come tale si inserisce nella scansione temporale degli eventi e delle caratteristiche dei personaggi coinvolti.





Piazza San Sepolcro” è un realistico noir decadimentale ambientato nel centro di Milano. Una doppia indagine per sgominare una banda di ladri specializzata in dipinti e fermare uno stupratore seriale. Crudo, accattivante, immediato e opportunisticamente coinvolgente, il nuovo protagonista di Gianni Simoni punterà diritto al cuore dei lettori, lasciando il segno.

Consigliato.

                                                         Marco Solferini
                                                marcosolferini.pubblicazioni@gmail.com
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1 commento:

  1. una recensione accattivante, questo romanzo sembra davvero originale e coinvolgente.

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