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Piazza San Sepolcro
Autore: Gianni Simoni.
Genere: giallo, noir,
poliziesco.
“Piazza San
Sepolcro” è il nuovo romanzo di Gianni Simoni, già noto al
pubblico degli amanti del genere giallo poliziesco che, con questo
suo nuovo scritto, introduce il personaggio dell'ispettore Lucchesi.
Giunto al giro di boa
anagrafico della metà di 40anni, l'ispettore è un poliziotto
rassegnato a non fare carriera; in parte per via dei provvedimenti
disciplinari cui è stato sottoposto ed in altra misura per colpa di
un carattere solitario, da vero e proprio uomo di trincea.
Lui, sopravvive al
proprio lavoro per senso del dovere, convivendo in una sorta di amore
– odio, a tratti lesionistica e distruttiva.
Uno stile di vita
decadimentale, usurato e spesso anarchico nel rifiuto dell'auto
imposizione tipica delle regole, lo spinge ad una condotta di vita
esasperata e lasciva, senza curarsi di se stesso. E dell'immagine che
trasmette.
Il mondo dell'ispettore
va in pezzi, come la bettola in cui vive, come il rapporto con l'ex
moglie e la figlia, come con i colleghi.
Finché il suo stile di
vita si scontra con il trasferimento al commissariato San Sepolcro,
nel centro di Milano.
Nuovi colleghi. E un
nuovo caso, sempre nell'ambito della divisione furti. La sua
specialità.
La sparizione di due
pregiate tele dalla residenza della contessa Urbinati, donna ricca di
fascino che vive i postumi della nobiltà nella splendida cornice di
via Cappuccini.
In contemporanea però,
la sua ex collega, Lucia Antiochi, che fa parte della nuova squadra
antistupro del suo ex. commissariato, lo aggiorna periodicamente
sull'indagine in corso, avente ad oggetto la caccia a quello che
sembra uno stupratore seriale.
Il fiuto dell'ispettore
Lucchesi è utile, forse tanto quanto il suo anticonformismo.
Comincia così, un
indagine incrociata fatta di dubbi, deduzioni e numerose scene
“bollenti” perchè il sesso, pare da subito essere un attrazione
insopprimibile. A tratti, una ricerca alternativa all'esasperazione
quotidiana, una valvola di sfogo per le pulsioni animali e a volte,
persino il miraggio insopprimibile di un possibile amore.
L'ispettore Lucchesi
però, ha un altra irrinunciabile caratteristica che risiede nel
colore della sua pelle: è nero.
Il suo ruolo, nella
società civile, incastrato con il lavoro che svolge, lo porta a
stretto contatto con quel filo d'Arianna tipico della sottile
mezzaria su cui poggia il razzismo.
Un sospetto: tagliente,
latente, sempre pronto a sfociare in un alterco.
Da questa
contrapposizione emotiva, spesso compulsiva, l'Autore trae un
apprezzabilissima tematica razziale, giocando il ruolo del diavolo: a
centrocampo, dove comincia sia la difesa che l'attacco.
E' una postura
intelligente quella che Simoni assume nella stesura del romanzo,
rinunciando ai luoghi comuni attraverso la loro reinterpretazione in
chiave culturale e civica.
Il termine, noto alla
letteratura contemporanea, sarebbe “working class”. Uno
spaccato populista delle credenze culturali che emerge dall'uno come
dall'altro lato. A volte per un eccesso di diffidenza dell'ispettore
Lucchesi, in altri casi, per una palese offesa ricevuta, frutto della
convinzione autoritaria tipica del razzismo che sminuisce il
paradigma delle relazioni sociali.
La scrittura creativa di
Simoni è molto fruibile, dà il meglio di sé nei dialoghi, la cui
rappresentazione visiva, tuttavia a volte li rende un po' troppo
lunghi. Una conversazione letta, ha tempi diversi da quella parlata.
Però, la scelta di
capitoli sintetici e sotto paragrafi brevi, evita un appesantimento
ripetitivo dei concetti.
Paratattico nell'uso del
black humour, lo scrittore non si limita nella descrizione
delle scene di sesso. Il lettore più puritano potrebbe trovare
imbarazzante l'audacia un po' hardcore di alcune performance
che però chiudono il cerchio dell'universo consumista in cui si
muove l'ispettore Lucchesi.
In quest'ottica, il sesso
è presentato come un altro genere di rapina: un appagamento di
pulsioni, meno ipocrite del falso idillio cui spesso la carta
stampata ci ha abituato.
La tematica è quindi
affrontata con piglio realista e come tale si inserisce nella
scansione temporale degli eventi e delle caratteristiche dei
personaggi coinvolti.
“Piazza San
Sepolcro” è un realistico noir decadimentale ambientato
nel centro di Milano. Una doppia indagine per sgominare una banda di
ladri specializzata in dipinti e fermare uno stupratore seriale.
Crudo, accattivante, immediato e opportunisticamente coinvolgente, il
nuovo protagonista di Gianni Simoni punterà diritto al cuore dei
lettori, lasciando il segno.
Consigliato.
Marco Solferini
marcosolferini.pubblicazioni@gmail.com
puoi trovarmi anche su:
una recensione accattivante, questo romanzo sembra davvero originale e coinvolgente.
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