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La rivista culturale: "Il Salotto degli Autori" ( http://www.ilsalottodegliautori.it ) edita dall'Associazione letteraria "Carta e Penna"
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Dannati
Autore:
Glenn Cooper.
Genere:
avventura, fantascienza.
Il
progetto Hercules del MAAC di Dartford, in Inghilterra, consiste in
un acceleratore di particelle 20 volte più potente del suo fratello
minore del Cern.
Un
esperimento che vede la partecipazione USA su territorio inglese per
rivelare le particelle subatomiche della forza di gravità. Una
scoperta sensazionale che aprirebbe a una nuova era della fisica
quantistica.
Responsabile
di questo procedimento è la dottoressa Emily Loughty.
Il
giorno dell'accensione tuttavia succede qualcosa di inaspettato.
Sotto la supervisione di amministratori avidi di conoscenze per il
profitto l'acceleratore viene spinto oltre i limiti e la dottoressa
scompare letteralmente e improvvisamente. Al suo posto un uomo del
passato. Un assassino giustiziato con la pena capitale.
Mentre
quest'ultimo riesce a sfuggire alla sicurezza e comincia a seminare
il panico per la città dove si scatena una vera e propria caccia
all'uomo John Camp il responsabile della sicurezza dell'MAAC nonchè
quanto di più vicino ad un fidanzato per Emily decide di fare
l'impossibile per trovarla e rivelare il mistero della sua scomparsa.
Per
farlo, gli scienziati riprodurranno le stesse condizioni in cui è
accaduto la sparizione e al posto della dottoressa si colloca lo
stesso John.
E'
un attimo e il presente diventa nulla. Camp si ritrova in una terra
tetra e malinconica. Ha davanti un villaggio dove gli unici colori
sulla terra sembrano essere un grigio paludoso e un marrone triste,
privo di speranza.
«Qui
non si odono le risate dei bambini nè il pianto dei neonati. Senza
la possibilità di procreare, perchè gli uomini dovrebbero faticare
a cooperare per un Mondo migliore? Essi pensano solo ai loro bisogni
primari: mangiare, dormire, fornicare ed evitare un eternità di
putrefazione. Lavorano solo se minacciati o per pura avidità, non
per più per nobili motivi, come un bene maggiore o costruire un
futuro per i propri figli. In vita avevo sudditi. Da morto, solo
schiavi. L'inferno è un luogo deprimente e triste». Tratto da
“Dannati” di Glenn Cooper, ed. Nord.
Un
luogo lontano dallo spazio e dal tempo. Dove le persone vivono un
eternità di disperazione perchè quello è l'Inferno.
Nessuno
può morire o avere figli. Qualunque sorte capiti alla carne di
coloro che abitano in questo luogo è sofferenza ed eterno dolore.
L'Inferno è un regno arretrato dove comandano i grandi dittatori del
passato e dove tutti i suoi abitanti sono i più efferati criminali
della storia.
«Pile
di putridi e fetidi resti umani erano ammucchiate lungo le pareti
della cella. Sarebbe stata una visione più tollerabile se quelle
frattaglie fossero state gli scarti inerti di un mattatoio, ma quelle
carni putrescenti si muovevano, formando una ripugnante massa
ondeggiante e fremente. A peggiorare le cose, c'erano i suoni che si
levavano tra le mura, un agghiacciante cacofonia di bassi gemiti,
lamenti e sporadiche parole: nomi, invocazioni d'aiuto, suppliche».
Tratto da “Dannati” di Glenn Cooper, ed. Nord.
E
così John Camp ex berretto verde, esperto di guerriglia, armi,
combattimento corpo a corpo si ritroverà nel più sconvolgente
scenario concepibile per un «vivente», a caccia di Emily in una
corsa contro il tempo: riportarla nel punto esatto in cui è
scomparsa quando l'acceleratore di particelle sarà nuovamente in
funzione.
Un
viaggio allucinante in una terra dove incontrerà personaggi come
Enrico VIII o Heinrich Himmler, fra epiche battaglie, duelli,
inseguimenti ad opera degli spazzini che catturano le persone per
schiavizzarle e agguati da parte dei c.d. erranti (reietti cannibali
che si muovono in branchi).
«Gli
altri lo circondarono come vespe infuriate, ma John non si perse
d'animo e cominciò a squarciare gole e tendini, assestare calci nei
testicoli e strappare occhi con la mano libera». Tratto da
“Dannati” di Glenn Cooper, ed. Nord.
Azione
e fantascienza, un binomio noto ed apprezzato per il fan di Glenn
Cooper. L'Autore non tradisce le attese e malgrado l'ambizione di un
romanzo indubbiamente impegnativo per quanto riguarda la trama,
confeziona un prodotto di qualità.
Appassionante
e travolgente, dalla prima all'ultima pagina il ritmo è incentrato
su di una cifra narrativa di ottima paratattica espositiva e
apprezzabile sintesi narrativa che tuttavia non va mai a scapito
della buona capacità descrittiva. Il lettore sarà condotto per
scenari la cui rappresentazione potrebbe dirsi un libro illustrato di
parole.
Di
facile comprensione e immediata capacità attrattiva l'Autore
sviluppa da subito un legame empatico con il lettore tarato sulla sua
capacità di svolta narrativa che destruttura l'epicentro e allarga
il climax dilatandolo capitolo per capitolo.
Questa
sorta di microcosmo di trame che si intersecano tra di loro
rappresentano un mosaico d'azione e avventura.
Concepito
come una corsa contro il tempo, ben presto, dopo le prime 30 pagine
il romanzo decolla subito su due filoni narrativi. L'uno ambientato
nell'Inferno ed esplicato attraverso John o Emily, il primo alla
ricerca della seconda, ma entrambi con sorti diverse e separate dai
capitoli della narrazione. Il secondo invece è ambientato ai tempi
d'oggi dove si consuma la ricerca del fuggitivo.
«John
non sapeva di quali armi disponessero, ma se non avevano ancora
aperto il fuoco voleva dire che non avevano pistole ne moschetti. In
momenti come quelli, lui diventava estremamente lucido e i suoi sensi
si acuivano. Come accadeva a chiunque, l'idea del pericolo incombente
lo inquietava poi però era in grado di gestire le emozioni come
pochi altri. Anche quando tutt'attorno scoppiava il caos, lui
manteneva una calma assoluta». Tratto da “Dannati” di
Glenn Cooper, ed. Nord.
La
natura dei personaggi è sempre basata su caratteristiche fortemente
inquadrate in alcuni aspetti del carattere. La predominanza dei quali
è sostanzialmente la carta d'identità di ciascuno. Ovviamente,
questo crea delle inevitabili iterazioni forti e basate sul continuo
riciclarsi di quello che è inevitabile aspettarsi da un soggetto la
cui focalizzazione è sterilizzata e indirizzata unicamente a
rappresentare quello stereotipo.
I
dialoghi sono ottimamente concepiti. Di immediata percezione e facile
assimilazione. Rappresentano il corollario necessario e fruibile per
andare oltre l'aspetto descrittivo dell'iterazione sociologica dei
protagonisti. Quindi assistiamo ad una «performance» di
completamento tipica degli sceneggiatori che preferiscono dosare
invece l'aspetto descrittivo ambientale tramite elementi di
antropologia culturale.
Il
risultato è più che riuscito. L'Autore è abile nel non banalizzare
mai i suoi personaggi. La loro focalizzazione oggettiva rimane in
primo piano e come tale appassionante perchè spersonalizzata
rispetto all'evolversi della vicenda. Utilissimo questo “transfer”
laddove l'elemento sopravvivenza diventa più credibile e anche le
reazioni alle vicende sono basate sul binomio azione - reazione.
L'intraprendenza
che i personaggi di Cooper riescono ad esprimere è decisamente la
chiave del suo successo oltre all'audacia di una fantasia scientifica
(l'Autore ritorna in questo suo scritto sulla teoria delle stringhe
già in precedenza affrontata) che possiede l'animo fantastico del
Bambino e l'esperienza dell'indomito scienziato che vuole spingersi
oltre le Colonne di Ercole.
«Di
certo qualche strana forza, che non fingerò neppure di comprendere,
determina cosa accade a un uomo dopo la sua morte. E' come se ci
fosse una specie di criterio morale in base al quale uno viene
mandato o di sopra o di sotto». Tratto da “Dannati”
di Glenn Cooper, ed. Nord.
Il
lettore incontrerà poi numerosi personaggi noti della storia (non li
riveliamo per ovvie ragioni lasciando che siano i lettori a godersi
la sorpresa), argomentati con curiosità e un spesso con un gradevole
umorismo.
A
tratti simile ad un avventura grafica lo svolgimento è catalizzato
secondo un metro deduttivo a scatole cinesi basato cioè sulla logica
conseguenziale che ad ogni rivelazione se ne apre una successiva il
cui presupposto era la precedente; così l'Autore “spiega” il suo
Inferno.
Personalmente
ho gradito e mi è molto piaciuto.
«Dannati»
è l'ultimo appassionante romanzo della «produzione» Glenn Cooper.
Un emozione da non mancare. Un viaggio allucinante all'Inferno dove
la sopravvivenza è appesa a un filo.. lasciate quindi ogni speranza
o voi che entrate.
Coinvolgente,
avvincente, a tratti strepitoso: consigliato a tutti.
Marco
Solferini
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