martedì 24 settembre 2013

Incontro con l’autrice: Fiorenza Renda.

Incontro con l’autrice: Fiorenza Renda.
Intervista all'elegante autrice di origini siciliane, ma naturalizzata bolognese

Alle 18.00 di martedì 17 Settembre nel cuore del centro storico di Bologna, la Libreria Feltrinelli ha ospitato, nella sua prestigiosa sala conferenze, la presentazione del nuovo romanzo dal titolo “Bassotuba è tornato” della scrittrice siciliana d’origini, ma naturalizzatasi bolognese, Fiorenza Renda.
 
Elegante, giovanile, accomodante, con un sorriso un po’ sornione e sicura della sua piacevole dialettica, la scrittrice non ha risparmiato una battuta di sano umorismo alternata a momenti di introspettiva, quanto cordiale, eloquenza.
 
Fiorenza ha coinvolto una sala gremita di suoi ammiratori in una presentazione che è stata anche un piccolo viaggio a Bagno di Guazza, l’immaginario paesino dov’è ambientato il suo romanzo, da qualche parte nel grande cuore della “Bassa”. Un luogo fuori dal tempo e dallo spazio, abitato da personaggi molto, molto “speciali”.
 
L’incontro si è rivelato un divertente percorso conoscitivo del libro introdotto e moderato dallo scrittore Gianluca Morozzi che, con passionale convivialità, ha spiegato alcuni dei molti interessanti spunti creativi che la scrittrice ha proposto al suo pubblico.
 
Il tutto alternato e allietato da tre distinte e coinvolgenti letture degli artisti “GuittiSenzarteNeParte” e da una significativa dimostrazione dal vivo dello strumento “Bassotuba” ad opera di Davide Silvagni.
A margine della presentazione ho incontrato la Scrittrice per porle alcune domande in questa intervista che ci ha gentilmente concesso in esclusiva.
 
M.S. (Marco Solferini): Quali sono gli Autori che ti hanno maggiormente influenzato nella tua formazione letteraria? F.R. (Fiorenza Renda): Sicuramente Guareschi, ma anche molti altri, fra i quali mi piace ricordare P.G. Wodehouse, García Márquez, Campanini. In verità, ti confesso che amo leggere di tutto.
 
M.S.: Quale giudichi essere l’aspetto più ambizioso di questo tuo nuovo romanzo? F.R.: Nessuna ambizione in verità. Questa storia mi ha dato molto, in particolare permettendomi di stare in compagnia dei personaggi che vivono nel romanzo.
 
M.S.: Temi o ammiri la maturità dei lettori contemporanei? F.R.: Un po’ la temo, però credo che la nicchia di persone che possono apprezzare una bella favola c’è e ci sarà sempre.
 
M.S.: Dovessi paragonare il tuo scritto ad un personaggio (del passato o della fantasia) e allegoricamente ad una pietanza / cibo, quali sarebbero? F.R.: Sicuramente “Don Camillo e Peppone”, mentre per ciò che riguarda il cibo direi un piatto di tagliatelle al ragù con il parmigiano o magari le care vecchie, intramontabili, lasagne.
 
M.S.: Ti definiresti più umorista, caricaturale o satirica? F.R.: Umorista. La satira ritengo abbia un sapore diverso.
 
M.S.: I romanzi spesso sono veicolati dal passaparola; se potessi scegliere quale ispirazione vorresti che il tuo romanzo trasmettesse ai lettori? F.R.: La speranza che un posto dove essere felice e dove tutto sia possibile esiste.
 
M.S.: L’appellativo di artista poliedrico ti piace? F.R.: Diciamo che è carino, ma non so se sia appropriato. Mi piacerebbe di più essere definita una cantastorie.
 
M.S.: Tu sei siciliana di origini. Che cosa spinge una persona che vive in una penisola ed è nata in uno dei luoghi più belli del Mondo a vivere nell’entroterra? F.R.: Qui c’è la nebbia. Che crea una possibilità magica, unica al mondo, di raccoglimento e nel raccoglimento trovi la speranza. Penso che in molti abbiano perso di vista il meccanismo che crea la speranza.
 
M.S.: Quale parte della tua maturazione artistica ed in particolare dello stile narrativo ti piace associare alla Sicilia e quale alla Bolognesità? F.R.: Non mi sento di appartenere ad alcun luogo in particolare. Sono apolide. Venuta via troppo presto o troppo tardi per ricordare. Sono alla ricerca di un posto dove sentirmi a casa. Forse… a Bagno di Guazza!
 
Ringraziamo Fiorenza Renda augurandole il miglior proseguo per ogni suo impegno e un caloroso arrivederci alla sua prossima pubblicazione.

Nota bene: Questa intervista è stata realizzata da Marco Solferini in qualità di critico letterario per la rivista MYWhere Magazine: http://www.mywhere.it/author/msolferini/

Marco Solferini
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