Incontro con l’autrice: Fiorenza Renda.
Intervista all'elegante autrice di origini siciliane, ma naturalizzata bolognese
Alle 18.00 di martedì 17 Settembre nel cuore del centro storico di
Bologna, la Libreria Feltrinelli ha ospitato, nella sua prestigiosa sala
conferenze, la presentazione del nuovo romanzo dal titolo “Bassotuba è tornato” della scrittrice siciliana d’origini, ma naturalizzatasi bolognese, Fiorenza Renda.
Elegante, giovanile, accomodante, con un sorriso un po’ sornione e
sicura della sua piacevole dialettica, la scrittrice non ha risparmiato
una battuta di sano umorismo alternata a momenti di introspettiva,
quanto cordiale, eloquenza.
Fiorenza ha coinvolto una sala gremita di suoi ammiratori in una
presentazione che è stata anche un piccolo viaggio a Bagno di Guazza,
l’immaginario paesino dov’è ambientato il suo romanzo, da qualche parte
nel grande cuore della “Bassa”. Un luogo fuori dal tempo e dallo spazio,
abitato da personaggi molto, molto “speciali”.
L’incontro si è rivelato un divertente percorso conoscitivo del libro
introdotto e moderato dallo scrittore Gianluca Morozzi che, con
passionale convivialità, ha spiegato alcuni dei molti interessanti
spunti creativi che la scrittrice ha proposto al suo pubblico.
Il tutto alternato e allietato da tre distinte e coinvolgenti letture
degli artisti “GuittiSenzarteNeParte” e da una significativa
dimostrazione dal vivo dello strumento “Bassotuba” ad opera di Davide
Silvagni.
A margine della presentazione ho incontrato la Scrittrice per porle
alcune domande in questa intervista che ci ha gentilmente concesso in
esclusiva.
M.S. (Marco Solferini): Quali sono gli Autori che ti hanno maggiormente influenzato nella tua formazione letteraria?
F.R. (Fiorenza Renda): Sicuramente Guareschi, ma anche molti altri, fra i
quali mi piace ricordare P.G. Wodehouse, García Márquez, Campanini. In
verità, ti confesso che amo leggere di tutto.
M.S.: Quale giudichi essere l’aspetto più ambizioso di questo tuo nuovo romanzo?
F.R.: Nessuna ambizione in verità. Questa storia mi ha dato molto, in
particolare permettendomi di stare in compagnia dei personaggi che
vivono nel romanzo.
M.S.: Temi o ammiri la maturità dei lettori contemporanei?
F.R.: Un po’ la temo, però credo che la nicchia di persone che possono apprezzare una bella favola c’è e ci sarà sempre.
M.S.: Dovessi paragonare il tuo scritto ad un personaggio (del passato o
della fantasia) e allegoricamente ad una pietanza / cibo, quali
sarebbero?
F.R.: Sicuramente “Don Camillo e Peppone”, mentre per ciò che riguarda
il cibo direi un piatto di tagliatelle al ragù con il parmigiano o
magari le care vecchie, intramontabili, lasagne.
M.S.: Ti definiresti più umorista, caricaturale o satirica?
F.R.: Umorista. La satira ritengo abbia un sapore diverso.
M.S.: I romanzi spesso sono veicolati dal passaparola; se potessi
scegliere quale ispirazione vorresti che il tuo romanzo trasmettesse ai
lettori?
F.R.: La speranza che un posto dove essere felice e dove tutto sia possibile esiste.
M.S.: L’appellativo di artista poliedrico ti piace?
F.R.: Diciamo che è carino, ma non so se sia appropriato. Mi piacerebbe di più essere definita una cantastorie.
M.S.: Tu sei siciliana di origini. Che cosa spinge una persona che vive
in una penisola ed è nata in uno dei luoghi più belli del Mondo a vivere
nell’entroterra?
F.R.: Qui c’è la nebbia. Che crea una possibilità magica, unica al
mondo, di raccoglimento e nel raccoglimento trovi la speranza. Penso che
in molti abbiano perso di vista il meccanismo che crea la speranza.
M.S.: Quale parte della tua maturazione artistica ed in particolare
dello stile narrativo ti piace associare alla Sicilia e quale alla
Bolognesità?
F.R.: Non mi sento di appartenere ad alcun luogo in particolare. Sono
apolide. Venuta via troppo presto o troppo tardi per ricordare. Sono
alla ricerca di un posto dove sentirmi a casa. Forse… a Bagno di Guazza!
Ringraziamo Fiorenza Renda augurandole il miglior proseguo per ogni suo
impegno e un caloroso arrivederci alla sua prossima pubblicazione.
Nota bene: Questa intervista è stata realizzata da Marco Solferini in qualità di critico letterario per la rivista MYWhere Magazine: http://www.mywhere.it/author/msolferini/
Marco
Solferini
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