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Madama Sbatterflay
Autore: Luciana
Littizzetto.
Genere: commedia.
“Madama Sbatterflay”
è un ironica serie di monologhi, frutto dell'umorismo tipico
dell'Autrice che affronta numerose tematiche contemporanee, mettendo
in prosa le sue osservazioni, sempre con piglio agrodolce.
L'umorismo della
Littizzetto è simile ad un alka-seltzer: un digestivo contro la
tristezza o la malinconia di tutti i giorni.
E' un elogio all'anti
misantropia ed un efficace contrasto al diffuso mal di testa del
pessimismo cosmico.
Le sue osservazioni
spesso sono sferzate improvvise, simili a frecce o ceffoni, che
mettono a nudo alcuni tabu maschili con ironia tagliente, ma anche
con un pizzico di dolcezza.
Il tema di fondo, pur
essendo un monologo, è goliardico, ricco di metafore attuali, ed
allegorie, la cui impressione stilistica è quella teatrale. Lei
affronta argomenti coloriti con piglio decisamente godereccio
utilizzando un linguaggio che è quello della «working class»,
senza però mai essere volgare.
Saltella amabilmente fra
miti e luoghi comuni degli anni 90, cari alla generazione dei 70-80
ed il consumismo mediatico più contemporaneo dello spettacolo.
Il monologo è discorsivo
e presenta la sua caratteristica comicità a raffica: dalla prima
all'ultima riga.
L'immagine visiva che
trasmette è spessissimo caricaturale in quanto volutamente
irriverente. Tuttavia ridicolizza senza offendere.
L'Autrice prende di mira
la bellezza estetica ed esteriore quando basata sull'apparenza (in
ciò è intelligente, perchè sà che il suo pubblico femminile è
sensibile a questa critica), poi rivaluta l'attenzione e l'attrazione
fisica più mondana e popolare (in ciò è furba perché il pubblico
femminile tende ad identificarsi con il prototipo del «bella, ma non
bellissima" e come tale accetta il richiamo).
L'amore è l'oggetto del
desiderio nell'ottica post - sessuale della Littizzetto, ma il
desiderio non è l'amore in quella pre - sessuale; sulla base di
questa equazione l'Autrice idolatra ed utopizza l'attrazione. Con
tutti i suoi paradossi.
Il gioco consiste nel
saper trasferire, con anima critica, ciò che preso sul serio
potrebbe risultare triste nella vita di coppia, ma che lei umorizza,
con ciò sterilizzandone le disarmonie cognitive, in quello che
sembra un odierno «let it be».
In alcuni casi, ci sono
tematiche che soffrono di un eccesso rafforzativo, dando
l'impressione della ripetizione. Come per quanto riguarda il
femminismo di fondo che a volte sembra un pò troppo spinto
sull'acceleratore e che massimizza molto alcuni concetti, forse
sottraendo un pò alla fantasia ed indottrinando il lettore
attraverso il luogo comune.
Tuttavia, il suo umorismo
ha la pregevole capacità di essere «a tutto tondo», con ciò
riuscendo a smussare gli angoli più difficili. Possiede pertanto una
dimensione che è l'inizio e la fine, una dimensione quindi umana e
non critica.
Caratteristica questa,
che permette all'Autrice di essere versatile come una farfalla alla
ricerca del Mondo. Pur nella consapevolezza che il suo tempo non è
illimitato. Lei scoperchia molti luoghi comuni e lascia che sia il
lettore a conoscerli: per vivere giorno dopo giorno come se la storia
fosse meglio affrontarla con il sorriso sulle labbra.
Consigliato a tutti i
lettori.
Marco Solferini
marcosolferini.pubblicazioni@gmail.com
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Che dire.. a me piace la Littizzetto però trovo che i suoi romanzi siano un pò tutti uguali. Certo fa ridere solo che é tutto un walter e la jola.
RispondiEliminaPerò come dici tu lei é intelligente nel saper scegliere come relazionarsi con il suo pubblico.
Diciamo che é un libro carino sicuramente divertente però dopo che una ha già letto i suoi precedenti non aggiunge granché, o mi sbaglio?
Ciao.
Bellissimo questo libro e la tua recensione è FANTASTICA!
RispondiEliminaBellissimo e divertentissimo libro. Me l'hanno regalato a Natale. Concordo con tutto quello che c'è scritto nella recensione. La Littizzetto è un mito!!!
RispondiElimina