martedì 15 gennaio 2013

Madama Sbatterflay

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Madama Sbatterflay

Autore: Luciana Littizzetto.
Genere: commedia.


Madama Sbatterflay” è un ironica serie di monologhi, frutto dell'umorismo tipico dell'Autrice che affronta numerose tematiche contemporanee, mettendo in prosa le sue osservazioni, sempre con piglio agrodolce.

L'umorismo della Littizzetto è simile ad un alka-seltzer: un digestivo contro la tristezza o la malinconia di tutti i giorni.

E' un elogio all'anti misantropia ed un efficace contrasto al diffuso mal di testa del pessimismo cosmico.

Le sue osservazioni spesso sono sferzate improvvise, simili a frecce o ceffoni, che mettono a nudo alcuni tabu maschili con ironia tagliente, ma anche con un pizzico di dolcezza.

Il tema di fondo, pur essendo un monologo, è goliardico, ricco di metafore attuali, ed allegorie, la cui impressione stilistica è quella teatrale. Lei affronta argomenti coloriti con piglio decisamente godereccio utilizzando un linguaggio che è quello della «working class», senza però mai essere volgare.

Saltella amabilmente fra miti e luoghi comuni degli anni 90, cari alla generazione dei 70-80 ed il consumismo mediatico più contemporaneo dello spettacolo.

Il monologo è discorsivo e presenta la sua caratteristica comicità a raffica: dalla prima all'ultima riga.

L'immagine visiva che trasmette è spessissimo caricaturale in quanto volutamente irriverente. Tuttavia ridicolizza senza offendere.


L'Autrice prende di mira la bellezza estetica ed esteriore quando basata sull'apparenza (in ciò è intelligente, perchè sà che il suo pubblico femminile è sensibile a questa critica), poi rivaluta l'attenzione e l'attrazione fisica più mondana e popolare (in ciò è furba perché il pubblico femminile tende ad identificarsi con il prototipo del «bella, ma non bellissima" e come tale accetta il richiamo).

L'amore è l'oggetto del desiderio nell'ottica post - sessuale della Littizzetto, ma il desiderio non è l'amore in quella pre - sessuale; sulla base di questa equazione l'Autrice idolatra ed utopizza l'attrazione. Con tutti i suoi paradossi.

Il gioco consiste nel saper trasferire, con anima critica, ciò che preso sul serio potrebbe risultare triste nella vita di coppia, ma che lei umorizza, con ciò sterilizzandone le disarmonie cognitive, in quello che sembra un odierno «let it be».


In alcuni casi, ci sono tematiche che soffrono di un eccesso rafforzativo, dando l'impressione della ripetizione. Come per quanto riguarda il femminismo di fondo che a volte sembra un pò troppo spinto sull'acceleratore e che massimizza molto alcuni concetti, forse sottraendo un pò alla fantasia ed indottrinando il lettore attraverso il luogo comune.

Tuttavia, il suo umorismo ha la pregevole capacità di essere «a tutto tondo», con ciò riuscendo a smussare gli angoli più difficili. Possiede pertanto una dimensione che è l'inizio e la fine, una dimensione quindi umana e non critica.

Caratteristica questa, che permette all'Autrice di essere versatile come una farfalla alla ricerca del Mondo. Pur nella consapevolezza che il suo tempo non è illimitato. Lei scoperchia molti luoghi comuni e lascia che sia il lettore a conoscerli: per vivere giorno dopo giorno come se la storia fosse meglio affrontarla con il sorriso sulle labbra.

Consigliato a tutti i lettori.

Marco Solferini
marcosolferini.pubblicazioni@gmail.com
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3 commenti:

  1. Che dire.. a me piace la Littizzetto però trovo che i suoi romanzi siano un pò tutti uguali. Certo fa ridere solo che é tutto un walter e la jola.
    Però come dici tu lei é intelligente nel saper scegliere come relazionarsi con il suo pubblico.
    Diciamo che é un libro carino sicuramente divertente però dopo che una ha già letto i suoi precedenti non aggiunge granché, o mi sbaglio?
    Ciao.

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  2. Bellissimo questo libro e la tua recensione è FANTASTICA!

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  3. Bellissimo e divertentissimo libro. Me l'hanno regalato a Natale. Concordo con tutto quello che c'è scritto nella recensione. La Littizzetto è un mito!!!

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