domenica 27 gennaio 2013

La porta del Paradiso

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La porta del Paradiso

Autore: Alfredo Colitto
Genere: storico, avventura, drammatico


 
E' il 1635, Padre Mariano Baiamonte è un monaco agostiniano che vive in un piccolo paesino della nuova galizia, in Messico.

La sua missione è povera e nella quotidiana opera di aiuto ai bisognosi necessiterebbe di risorse che sembrano impossibili da ottenere da parte dalle alte sfere ecclesiastiche più interessate agli equilibri di potere e alla competizione con gli altri ordini missionari.

Tuttavia, un uomo moribondo prima di spirare fra le sue braccia, gli rivela la scoperta di una miniera d'argento.

Consapevole del fatto che questa inaspettata fortuna potrebbe cambiare le sorti della sua opera pia, Mariano decide di coinvolgere la sua Famiglia di provenienza: i Baiamonte di Napoli. Nell'auspicio che il ramo nobile e ricco gli invii il necessario per ottenere la concessione della miniera e ricavarne quindi i suoi frutti.

E' il 1637 in quel di Napoli. I Baiamonte sono strangolati da un debito impossibile da estinguere. Il “pater familias” Angelo ha stretto accordi usuari con un suo parente, il Notaio Giorgio Terrasecca, avido e rancoroso, che odia segretamente e profondamente la Famiglia di Angelo e con esso i suoi figli Leone e Concetta, tanto quanto la moglie Matilda.

Appoggiato dal figlio Sandro, il Notaio vuole consumare la sua vendetta riducendo in povertà e miseria i Baiamonte, privandoli addirittura della loro residenza e con ciò umiliandoli davanti a tutta la città.

Leone Baiamonte però, primogenito della Famiglia, apprende degli errori del padre e decide di battersi per salvare l'onore della Famiglia e ripristinare il loro status. Uno scontro duro quello con il Notaio e con il figlio spadaccino, che perde la vita per mano dello stesso Leone, più esperto combattente. Con ciò alimentando ancora di più l'odio del padre.

Costretto alla fuga Leone abbandona anche la donna amata, Lisa, con la quale era in procinto di sposarsi e solo il casuale ritrovamento di quella lettera inviata ormai anni addietro da Padre Mariano, apre in lui la speranza di un riscatto.

L'obiettivo diventa quindi la miniera e l'argento, in una terra lontana, per raggiungere la quale dovrà imbarcarsi come marinaio di ventura su di una nave spagnola della “flota de indias” che da Marsiglia lo porterà alle Americhe.

Un avventura attende il giovane e coraggioso Leone, mentre in patria la sua famiglia rimarrà alla mercé del Notaio e del suo odio che si consumerà con umiliazioni atroci e persecuzioni senza pietà.

La strada del riscatto però, sarà piena di pericoli e di nuovi nemici.

Riuscirà Leone Baiamonte a sopravvivere, trovare la miniera e sfruttare l'argento per ripristinare l'orgoglio e il buon nome della sua Famiglia?


 
Alfredo Colitto è uno degli Autori contemporanei più abili nella narrazione storica.

Il suo metodo espositivo riesce a fondere i caratteri classici dell'epopea epica con il gusto per l'avventura grafica, dove il protagonista diventa il lettore, il quale segue con passione l'evolversi delle vicende calandosi nei panni dei protagonisti.

La focalizzazione oggettiva nelle tre parti del romanzo spazia dagli ambienti, nel caso di Napoli nei suoi usi, costumi, folklore e credenze, per poi trasferirsi a quella soggettiva attraverso l'indole caratteriale dei protagonisti.

In ciò presentando i contenuti più simili al Poema, le cui emozioni e passioni, nella loro irruenza, ricordano le opere come il celebre Orlando.

I suoi personaggi sono efficaci rappresentazioni di alcuni tratti salienti del carattere, come il coraggio, l'invidia, l'ingenuità..

I loro dialoghi e la loro iterazione sono molto ben organizzati grazie ad una sapiente, certamente dotta, ma intelligentemente paratattica, spendita dell'antropologia culturale.

In ciò si evidenzia la genialità di una narrazione semplice, ma saggiamente argomentata, a tratti anche un archetipo di blandizie per la passione storica che l'Autore riesce ad attualizzare senza il piglio scolastico della saccenza.

Il risultato è certamente una verità meno apparente dal punto di vista didattico, ma ugualmente appariscente in quello romanzato.

Per questa ragione, il lettore si immedesima e partecipa. Sopratutto i più giovani scopriranno che tale svolgimento dell'avventura non è dissimile a quella tipica delle avventure grafiche (mi piacerebbe che Colitto scrivesse una sceneggiatura per un personaggio come Lara Croft).

Il romanzo poi, è ricco di aneddoti che certamente piaceranno ai cultori del filone storico.

Nello studio di Angelo Baiamonte, appassionato di astronomia, troviamo la mappa di Petrus Plancius «Orbis terrarum typus de integromultis in locis emendatus», come pure il testo «Mysterium cosmographicum».

Il lettore apprenderà dell'origine del termine «mascalzoni», del significato simbolico delle stelle e del sole nello stemma nobiliare, come pure del segreto, nel rituale dell'abbigliamento, dei finti nei di seta.

Il lettore assisterà alla celebrazione di S.Antonio: la distribuzione del pane benedetto dall'unguento miracoloso e al rito dell'espiazione dei peccati.

Vivrà la Napoli della nobiltà e conoscerà i malvezzi della povertà: dai vicoli nei quartieri, alla corruzione della Giustizia, viaggerà per mare, scoprendo la dura vita del mozzo e scoprirà la terra messicana, con i suoi usi schiacciati fra le ambizioni di potere della nobiltà spagnola e degli ordini religiosi.

Un avventura che lascerà il segno.


 
Una stile narrativo fruibile, ben organizzato in capitoli nei quali si alternano la nozionistica storica con il gusto passionale delle parole.

Ad un certo punto il romanzo comincerà a narrare se stesso, vivendo di una propria vita ed il lettore ne sarà rapito, conquistato, come si suol dire: dalla prima all'ultima pagina.

«La porta del Paradiso» è uno dei migliori romanzi di Alfredo Colitto già noto al grande pubblico per l'alta qualità dei suoi scritti. Un opera di straordinaria eccellenza narrativa che si segnala come una delle più significative nell'ambito storico - avventuroso.

Consigliato a tutti i lettori.

Marco Solferini
marcosolferini.pubblicazioni@gmail.com
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7 commenti:

  1. Che bella recensione Marco: complimenti.
    Non conosco questo scrittore ma ne parli talmente bene che mi hai fatto venire la voglia di leggerlo anche se il tema storico non è proprio il mio preferito.
    Baci.

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  2. Condivido tutto ciò che hai scritto e come sempre Ti faccio i complimenti per l'ottima recensione. Colitto é un Autore che merita veramente la maiuscola e come hai scritto giustamente Tu, riesce a rappresentare il romanzo storico senza il piglio della saccenza (cosa che altri non hanno il dono di saper fare e la sensazione é quella di leggere un libro universitario).
    Come in precedenza anche in questo caso pubblichiamo un estratto della Tua recensione.
    Grazie (a nome di tutti i Lettori) per quello che fai e per come lo fai.

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  3. Interessante.
    Mi piace quel periodo storico e il fatto che una parte del romanzo sia ambientato a bordo di una nave potrebbe far al caso mio.
    Mi associo ai complimenti per la bella recensione che in effetti, come tutte quelle in questo blog, è sopratutto dettagliata. Oggi é davvero difficile comperare un libro sulla base di quello che si legge nella copertina o nelle recensioni che si trovano in giro che poi sono quasi sempre uguali e quasi sempre quello che c'è scritto nella copertina.
    Come si fa ad ottenere la scheda autore da parte tua? Se ti spedisco un romanzo potresti leggerlo e recensirlo privatamente prima che in pubblico?
    Ovviamente ti riconosco un compenso per il disturbo.
    Grazie.

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  4. Mi segno il titolo per l'estate quando proverò a prenderlo a prestito in qualche biblioteca.
    La recensione é davvero molto bella.
    Però poi dopo averlo letto mi riservo di commetarla.
    Ciao.

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  5. E' veramente un ottima recensione Marco.
    Scrivi benissimo, si vede che ami i romanzi e hai un giudizio sulla narrativa che penso sia davvero la personalizzazione del lettore Italiano "amico dei Libri".
    Ne riprenderemo alcuni passaggi anche noi.
    A titolo personale penso che meriteresti uno spazio maggiore per come scrivi e per la passione che ci metti.
    Complimenti vivissimi.

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  6. Questo blog é bellissimo, non lo conoscevo!!!
    Io sono un accanita lettrice. Praticamente DIVORO ogni cosa di carta :-)
    Le tue recensioni sono tutte bellissime e mi ci ritrovo pienamente.
    Siccome piacerebbe anche a me scriverne mi daresti qualche consiglio utile?
    Grazie in anticipo e spero che ci conosceremo presto.
    Ciao e ancora complimenti.

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  7. Questo romanzo l'ho visto stamattina alla Feltrinelli, poi su Facebook ho trovato il post di questo bellissimo blog che purtroppo non conoscevo.
    Che dire? La recensione é molto lusinghiera e anche parecchio dettagliata (a differenza di molte altre che si trovano in giro e che praticamente ripropongono quello che c'è scritto in seconda di copertina del libro).
    Mi piacerebbe sapere se é una valutazione "indipendente" o determinata da altri fattori perché a tratti la mia impressione é che sia un pò adulatrice dell'Autore.
    In ogni caso scrivi molto bene e per questo ti faccio i miei complimenti.
    P.S.
    Ti ho mandato l'amicizia su Facebook, spero che l'accetterai.

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