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La legge della notte
Autore: Dennis Lehane
Genere: drammatico,
gangster.
Gli anni 20 sono stati
moltissime cose. Per le auto, i vestiti delle giovani donne, la
musica. Ma erano anche gli anni del proibizionismo. Dei gangsters.
Della via del whiskey e del rum.
A Boston la legge della
notte stabilisce chi vive e chi muore. Chi si arricchisce con le
bische, le prostitute, il traffico di alcolici o le rapine.
Nessuno è senza un
padrone e tutti sono schiavi del denaro. Politici, giudici e
poliziotti corrotti. Ognuno ha un prezzo. Per sopravvivere a un epoca
fatta di continui cambiamenti, pupe da perdere la testa e pallottole
facili.
Joe Coughlin ha un
eredità pesante. E' il figlio di un pezzo grosso della polizia. Uno
sbirro che viene dalla strada e si è lasciato dietro una famiglia
distrutta da un brutto carattere. Joe ha scelto la legge della notte.
Con le sue regole. E quando entra in una bisca per una rapina non sa
che appartiene a un boss locale: Albert White.
Quella notte ha solo 20
anni e il suo futuro rimarrà segnato dall'incontro con una donna che
gli strappa ogni singola goccia d'amore dal cuore. Emma Gould sarà
per lui il punto di arrivo e di partenza di tutto ciò che verrà.
Una benedizione e una maledizione. Perchè Emma è anche l'amante di
Albert White.
E quando il boss per cui
lavora Joe viene ucciso sarà proprio la cosca di White ad ereditare
tutto il suo giro d'affari. Il che significa nuove regole e un nuovo
padrone.
La relazione clandestina
di Joe naufraga dietro un altra rapina. Stavolta finita in un bagno
di sangue. La banca, il bottino, l'inseguimento e tre sbirri morti
per errore o per fatalità. Poco importa perchè la caccia all'uomo è
aperta.
Joe non può fuggire
senza la sua Emma. Non può fuggire senza il suo passato. E finisce
intrappolato nel presente più crudele.
In fin di vita, tradito e
incarcerato nell'inferno di massima sicurezza di Charlestown.
Un luogo dove gli anni
non contano, perchè la vita si misura in giorni e a volte persino in
ore.
In quel posto senza
futuro Joe comincerà la sua risalita che lo porterà a diventare
l'uomo di fiducia di Tommaso Pescatore, il potente boss del crimine
italiano che ha tra i suoi avversari proprio Albert White.
Sopravvivenza e vendetta
condurranno il non più giovanissimo e inesperto gangster a diventare
il «principe» di Ybor, la città dell'Alabama dove nasce la via del
rum cubano. Una miniera di interessi e di soldi. Sullo sfondo delle
guerre nell'America latina, dei rivoluzionari cubani e degli
interessi emergenti di una classe di gangsters la cui ricchezza
sembra uno sfrenato inno al capitalismo Joe fronteggerà il suo
nemico Albert White sul suo stesso terreno.
Conoscerà il rimpianto,
l'amicizia e forse ancora l'amore. Ma il passato è fatto per
tormentare gli uomini che scelgono di bruciare in fretta la propria
vita.
"Tu credi ancora che al mondo ci siano i buoni e i cattivi. Uno strozzino sfonda la gamba a qualcuno perchè non ha saldato un debito, un banchiere sfratta qualcuno per lo stesso motivo e tu pensi che ci sia una differenza, che il banchiere sta solo facendo il suo lavoro mentre lo strozzino è un criminale. Io preferisco lo strozzino perchè non finge di essere diverso da ciò che è, e penso che il banchiere dovrebbe essere qui dentro al mio posto. Non ho intenzione di vivere una vita in cui pago le tasse e porto la limonata al mio capo al picnic aziendale e compero un assicurazione sulla vita. In cui invecchio e ingrasso per potermi iscrivere a un club di Black Bay, per poter fumare un sigaro con un mucchio di stronzi in una saletta chissà dove e parlare dell'ultima partita di squash e dei voti di mio figlio. In cui tiro le cuoia alla mia scrivania e prima che la terra abbia sfiorato la bara hanno già cancellato il mio nome dalla porta." Tratto da "La legge della notte" di Dennis Lehane
L'Autore è noto per la
sua ormai apprezzata bravura nello scrivere sul genere gangsters
degli anni ruggenti. Straordinarie le ambientazioni interpretate e
vissute fra le mode del tempo, le passioni e i vizi che hanno
caratterizzato un epoca.
Il lettore può
immergersi in un microcosmo dove ci sono regole fuoriuscite da un
concetto imperativo di violenza basata sulla legge del più spietato.
Un luogo dove incontrare il tradimento e il sospetto è merce di
tutti i giorni. Persino l'amore è un oggetto proibito come una
bottiglia di rum. Perchè può condurti alla morte. Da un momento
all'altro.
Ottime le descrizioni
ambientali. Sempre efficaci, cariche di un pathos che da un lato
regala all'immaginario idealizzato di quel tempo (s)conosciuto da
molti e nel contempo spiega, racconta, a tratti informa il lettore
quasi a volergli trasmettere quella cultura tipica del romanzo che
lascia il segno.
Il personaggio
protagonista è molto ben caratterizzato. La definizione paratattica
degli elementi più determinanti del suo carattere lo mettono da
subito nella condizione di giocare a carte scoperte con il lettore il
quale ne potrà apprezzare i limiti prima ancora della sua audacia.
Questo crea una forte immedesimazione che a sua volta si traduce in
una discorsività centralizzata sulle riflessioni dell'uomo che si
addormenta accanto al gangster.
Dialoghi efficaci e
dinamici. Dai forti contenuti visivi. Instaurano una fitta rete di
rapporti interpersonali che definiscono il campo dell'azione e ne
approfondiscono le logiche del suo sviluppo. Il racconto è credibile
in tutte le sue fasi.
Una narrazione completa
dal punto di vista espositivo. Semplice e lineare. Facilmente
fruibile e ben organizzata in capitoli opportunamente mai troppo
lunghi e strutturati sulla base di eventi la cui esplicazione è un
intreccio sciolto un nodo alla volta. L'effetto enigmatico che se ne
ricava è quello di una ragnatela di audacia narrativa che porta il
lettore ad appassionarsi ai colpi di scena che certo non mancano nel
corso di quasi 500 coinvolgenti pagine che scivolano via in men che
non si dica.
Il destino gioca un ruolo
importante nella struttura criptica dello svolgimento narrativo.
Operando come un domino degli eventi basato sul binomio azione uguale
reazione. E gli uomini sono esploratori alla ricerca di un ideale o
di un Dio cui votare la fortuna o la sfortuna di un esistenza.
L'Autore scrive di chi è artefice del proprio destino e convive con
i dubbi sulla propria natura. Sul proprio Io: il bene e sul male che
ciascuno semina sul proprio cammino.
Tutto questo trasmette al
lettore un sentimento di purezza emozionante come un film, intenso
come una preghiera.
«La legge della
notte» è un ottimo romanzo. Scritto benissimo. Sicuramente
immancabile per gli appassionati del genere, ma anche il punto di
partenza ideale per quanti vogliono aprirsi a questo soggetto
cominciando da uno scrittore di gran qualità.
Consigliato a tutti.
Marco Solferini
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