La
ragazza dei cocktail
Genere:
drammatico, noir americano.
Autore:
James M. Cain
Joan
Medford è una giovane e sexy vedova poco più che ventenne.
Dopo
la morte del marito, avvenuta in circostanze sospette, si ritrova con
un mutuo da pagare, un figlio da mantenere e un alea di sospetti da
respingere.
La
sorella del suo defunto marito non fa mistero di esserle ostile e
coglie l'opportunità della sua temporanea difficoltà finanziaria
per occuparsi del figlio.
A
malincuore Joan accetta per potersi concentrare sulla ricerca di un
nuovo lavoro, mentre le indagini sulla tragica notte dell'incidente
in cui ha perso la vita suo marito, ad opera del sergente Young e
dell'agente Church, sembrano non finire mai.
Ma è
grazie alla buona fede di uno dei due poliziotti che Joan viene
assunta da Bianca, la titolare di un locale denominato «Garden of
rose» dove si divide il servizio ai tavoli con Liz.
Un
lavoro fatto di mance e clienti che amano le giovani donne
disponibili per un extra.
Lavorando
in quell'ambiente Joan conosce il vecchio e ricchissimo Earl K. White
III°, membro della Borsa valori: un ricco affarista che s'invaghisce
di lei dal primo momento. Un uomo però che nasconde un segreto che
accompagna ogni possibile relazione con una donna. Qualcosa di
apparentemente insospettabile.
Ed è
sempre tra quei tavoli, fatti più di storie che di persone, che Joan
incontra il giovane ed irruento Tom Barclay: un ragazzo con molte
aspettative e ambizioni al cui fascino l'ex signora Medford non
riesce a resistere. Sarà l'inizio di una relazione clandestina,
coltivata all'ombra di un intrigo nel quale Tom trascinerà la
giovane donna.
Il
destino di Joan però sembra essere legato alla morte dei suoi
uomini, un fato che forse toccherà anche ad entrambi i suoi nuovi
spasimanti. Riuscirà lei ad uscirne indenne? E l'apparente verità
sarà davvero quella che scivola via alla luce del sole oppure esiste
una spiegazione più occulta per le azioni di chi, per lei, sembra
disposto a fare qualunque cosa.
L'Autore,
James M. Cain, è considerato, a ragione, uno dei maestri del noir
all'americana.
Un
filone apprezzatissimo da scrittori di ogni età che nell'ultimo
secolo si sono ispirati alla sua straordinaria penna, non solo sulla
carta stampata, ma anche nel cinema come nel fumetto.
La
narrazione in prima persona di eventi al passato focalizza l'azione
sul microcosmo della protagonista. Un epicentro razionale che propone
al lettore un evoluzione comportamentale basata sul carattere della
donna che da vittima degli eventi comincia a diventarne ispiratrice e
suo malgrado, manipolatrice.
Dal
bozzolo di una giovane donna impedita da un passato che l'ha
vincolata ad un marito inaffidabile e costretta all'amore difficile
per un figlio che scopre distante, ella si risolleva in una sorta di
crescendo rossiniano. Una metafora in chiaro/scuro della fenice,
laddove il viaggio catartico fra se stessa ed il mondo contemporaneo
sembra ridurre le scelte ad un protagonismo che nei giorni d'oggi
viene definito come l'essere «padroni del proprio destino».
Ma
fino a che punto?
L'Autore
è abile a proporre il tema della società con le sue regole e
convinzioni: luoghi comuni che si scontrano con le necessità di
sopravvivenza del singolo. Uno contro tutti e in modo pirandelliano
ad ogni via d'uscita la verità sembra snaturalizzarsi per poi
ricomporsi in un labirintico diaframma dove nulla è quel che sembra.
Atmosfere
patinate, come una melodia suonata al pianoforte, ambienti che
sembrano fuoriusciti da una fotografia in bianco e nero, ed il sapore
melenso dei sentimenti che si alternano all'irruenza delle emozioni.
In
quest'opera le persone smarrite in cerca di se stesse rappresentano
il grigio confine fra lo sconfitto ed il vincitore.
Le
storie di M. Cain sono una sigaretta consumata in una notte fredda,
il cui fumo si perde nella gelida cortina dell'ansia. L'ultimo evento
prima della fuga dal Mondo. Che nella sua semplice posa di semplicità
sembra dire: “attento perché fuori c'è la vita che ti aspetta”.
Ingenuità,
furbizia, ambizioni. I sentimenti flagellano i protagonisti e li
rendono simili agli Argonauti. Oppressi tuttavia dai propri stessi
ruoli. Oltre i quali c'è lei in attesa, sorniona persino con se
stessa: la “femme fatale”. Pronta ad inghiottirli,
portandoli all'inferno e ritorno, come una malattia per la quale non
c'è cura. E sono le debolezze i primi sintomi. Poi viene il
desiderio..
Dialoghi
ottimamente organizzati: paratattici, sintetici e nel contempo
profondi di essenziale verginità emotiva tale da renderli
credibilissimi e godibilissimi. Ecco perché il lettore riscoprirà
anche i luoghi comuni che ben conosce, osservandoli nell'eternità di
un Autore il cui intuito e stile ha perforato le maglie del tempo.
James
M. Cain è la completezza di una perfezione che in questo genere non
conosce confini.
«La
ragazza dei cocktail» è un opera irrinunciabile per tutti gli
amanti del noir americano: una storia a tinte forti, drammatica e
carica di passione.
Immancabile.
Marco
Solferini
marcosolferini.pubblicazioni@gmail.com
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Che bella recensione Marco.
RispondiEliminaSecondo me qui a scrivere veramente bene ci sei anche tu!!!!
Comunque il libro sembra molto interessante però non è il mio genere.
Ci penserò.
Ciao.
Caro Marco come sempre é un piacere leggerti. La recensione é ottimissima!!!!
RispondiEliminaMi associo a quello che ti ha scritto Serena nel suo precedente commento: sai scrivere benissimo ed è ora che tu la smetta di fare solo recensioni e cominci a scrivere libri.
A presto.