venerdì 15 marzo 2013

La maledetta vecchia signora





La maledetta vecchia signora

Autore: Luca Masali
Genere: Drammatico


Se l'Italia fosse una nazione, dal punto di vista letterario contemporaneo di lettori e critici ragionevolmente vincolati al gusto del bello, uno scrittore come Luca Masali sarebbe l'equivalente di un «best seller man» americano.

E' il gelido inverno del 1985 quando le porte del carcere de «Le Nuove» di Torino si aprono e rilasciano Giovanni Battista Oddone, soprannominato Giambone. Poco più che trentenne ha scontato una pena per associazione a banda armata finalizzata al terrorismo perché proprietario di un appartamentino anonimo, affittato a sua insaputa ad alcuni brigatisti.

Un ingiustizia che lo ha tenuto lontano dai suoi affari attraverso il giro di prostituzione di una certa «Cosetta» in arte «Cosa» che gli garantisce discrete entrate grazie ai suoi clienti.

Ma è nella truffa che Giambone sembra dare il meglio di sé.

In carcere ne ha dato prova al Boss Don Vincenzo usando un abile trama, sottile quanto ingannevole, allo scopo di far credere truccata la partita natalizia fra carcerati e guardie.

Uno sgarbo che poteva costargli caro, ma che all'opposto gli è valso un incarico sotto l'egida del Boss presso la Juventus: la squadra dei gobbi, che per un tifoso del Toro è fonte di tutti i mali possibili e immaginabili.

Il compito di Giambone è quello di fare la sua parte. Da semplice dipendente quadro impegnato con le giovanili, dovrà trovare il modo per far «fruttare» il suo talento.

Ma Oddone non è uno qualsiasi, e malgrado abbia alle costole il tenente della polizia penitenziaria Samantha Randazzo decide di agganciare la figlia di uno dei principali azionisti della Juventus per proporre un affare che riguarda l'ingresso in bianconero del Colonnello Gheddafi.

Sullo sfondo si muovono i servizi segreti americani e quelli islamici, e non solo, ma anche personaggi come il celebre Avvocato non saranno risparmiati dagli eventi e persino un signore che viene dall'America.. un tale di nome Henry Kissinger.

Lo stile di Masali è a mio avviso ottimo ed esemplare. Una scrittura anzitutto ordinata, che fa un uso saggio ed oculato di metafore ed argomenti di contorno, che si sposano in un mix evolutivo dell'immagine interiorizzata nell'esplicazione di contenuti.

Pregiato il suo metodo narrativo, basato principalmente su elementi di chiarezza ed immediatezza che si alternano ad una caratterizzazione sintomatologica e percettiva dei personaggi.

La loro profondità caratteriale quasi escatologica è realisticamente adottata quale epicentro dell'azione comportamentale. Mai banale, ottimamente circostanziata.

In questo romanzo la storia è a tratti visionaria, carica di riferimenti che, per quanto estemporanei, ricalcano in modo credibile la figura di personaggi noti. Ed il risultato è un iterazione non casuale.

Il lettore sarà affascinato e piacevolmente coinvolto.

Ritengo che lo stile di questo scrittore abbia delle enormi potenzialità, gran parte delle quali si sono espresse con «La vergine delle ossa», sua pregevolissima precedente opera.

Questo Autore possiede la capacità di focalizzare l'azione con un dinamismo temporale che si dirama senza un punto di riferimento iniziale, offrendo al lettore diversi epicentri soggettivi per poi confluire in un accelerazione visiva che crea immedesimazione nel lettore, quasi come una sceneggiatura giunta al climax, in un unicum più di carattere oggettivo.

Solitamente, gli scrittori con queste capacità scrivono ottimi romanzi di spionaggio.

Fossi un editore proporrei a Masali una sua versione di 007, mi piacerebbe leggere il suo James Bond. Lo farei con grande interesse.

«La maledetta vecchia signora» è romanzo drammatico, a tinte forti, che ci omaggia di una Torino che, nella metà degli anni 80 è l'epicentro di una società a tratti decadimentale, che raccoglie i cocci di quel che resta dei movimenti operai, degli anarchici e dei vecchi «credo» della politica di destra come di sinistra. Mentre una rampante, emergente e divoratrice classe capitalista getta le basi di una società che sarà secolarizzata tanto quanto la goliardica divisione fra tifosi del Toro e della vecchia Signora.

Luca Masali si conferma una penna libera da luoghi comuni, un esploratore della dialettica narrativa: vive la realtà delle sue storie e la tramanda come un artista che ama l'arte prima ancora dell'opera.

Consigliato.

Marco Solferini

marcosolferini.pubblicazioni@gmail.com
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2 commenti:

  1. Avevo già letto la tua recensione di un altro libro di questo Autore.
    Mi fido del tuo giudizio.
    La trama inoltre sembra piuttosto interessante specialmente per i personaggi coinvolti.
    Cari saluti e grazie.

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  2. Interessante il Tuo punto di vista.
    Onestamente: credo che questo Autore sia bravo, ma non quanto lo dipingi Tu. Inoltre per questo genere ci sono già Faletti, Carlotto, Carrisi e parecchi altri.
    Comunque lo leggerò, solo per via del fatto che mi fido del Tuo giudizio.

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