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Respiro corto
Autore: Massimo Carlotto
Genere: drammatico,
azione, poliziesco
“Respiro corto”
è l'ultimo romanzo del celebre Autore Italiano, Massimo Carlotto,
che propone al lettore, con questa sua nuova opera, un intrigante
serie di eventi che ruotano attorno alla città di Marsiglia:
crocevia di traffici illeciti e base operativa di una vera e propria
giovanissima internazionale del crimine.
Zosim Kataev è “l'enfant
prodige” di una “organizatsya” mafiosa russa,
comandata dal “pakham” suo protettore e mentore che ha
investito sul giovane pagandogli l'Università d'economia in
Inghilterra, a Leeds, affinché egli diventasse la mente finanziaria
di più complesse operazioni, volte al profitto in nome e per conto
dell'organizzazione criminale.
I piani di Zosim però
sono altri. Cominciano con lo sterminio di tutta “l'organizatsya”,
e la sua presunta morte.
Per realizzare il suo
intento, è costretto ad allearsi con i servizi segreti russi. I
quali, una volta raggiunto il loro scopo, lo spediranno, sotto
copertura, e agli ordini del sottufficiale Ulita, donna bella quanto
spietata, a Marsiglia, con il nome di Alexander Peskov. Un uomo
d'affari dietro al quale un commando russo darà la caccia alla
terrorista Nazirova, una delle temute “vedove nere”.
Tuttavia, Zosim sta
facendo il doppio gioco anche con i servizi segreti.
Fin dai tempi
dell'Università infatti, egli ha stretto un patto di sangue con
altri giovani aspiranti criminali, conosciuti a Leeds e riuniti sotto
il nome della “Dromos Gang” dal nome del pub che amavano
frequentare.
Sono Sunil Banerjee,
rampollo di una famiglia Parsi, Giuseppe Cruciani, camorrista
italiano, e Inez, banchiera svizzera.
Il loro minimo comune
denominatore è rappresentato dall'essere tutti cattivi ragazzi.
Molto cattivi.
Il loro scopo è quello
di applicare i principi dell'economia aziendale alla criminalità
organizzata.
Una piccola e
intraprendente “cupola”, che proverà a gestire affari
quali, il legname radioattivo proveniente dalle aree contaminate di
Chernobyl, una clinica per l'espianto illegale di organi, il
riciclaggio del denaro sporco e il cablaggio di cavi.
Profitti e proventi che
verranno reinvestiti nel mattone, attraverso quella che in Marsiglia
è nota come la cricca di Bremond: un affarista politico agli onori
delle cronache giudiziarie il cui braccio operativo è un industriale
immobiliare di nome Matheron.
Sulle tracce di questa
elité di “furbetti del quartierino” c'è anche il
commissario Bourdet, donna dichiaratamente lesbica, dai modi di fare
irruenti e molto al di fuori delle regole. Intenta a condurre una
crociata personale per impedire il dilagare del crimine, colpendolo
spesso con metodi non dissimili da quelli utilizzati dalla malavita,
il commissario è legato ad un boss della vecchia guardia
marsigliese: “Armand Grisoni”.
In questo complesso
scenario, fra spionaggio e criminalità organizzata, si inserisce
Esteban Garrincha, sgherro paraguaiano al soldo di un boss di “Ciudad
del este” che, causa la sua maldestra e incapace strategia,
riesce a circondarsi di nemici desiderosi di ucciderlo, al punto da
essere costretto a scappare, come narcotrafficante di ovuli, in quel
di Marsiglia.
Catturato dal commissario
Bourdet, diventerà una sua pedina.
Garrincha, incastrato fra
la polizia, il giro d'affari criminale del Tredicesimo distretto di
Marsiglia e la sua spietata, ma sempre inefficace e spesso
controproducente bramosia di potere, diventerà quindi l'attore non
protagonista, attraverso il quale si snoderanno le vicende di tutti i
personaggi coinvolti.
Romanzo coinvolgente e
ben strutturato.
Appassionante, carico di
“suspense”, duro e spietato. A tratti cattivo, risoluto,
non lascia scampo, grazie al suo aggressivo stile narrativo.
Tanti nomi ed una
moltitudine di soggetti, per una trama davvero complessa, il cui
svolgimento beneficia dell'ottima capacità di Carlotto di
sintetizzare e rendere fruibile al lettore ogni scena, grazie a
dialoghi ben organizzati: sintetici, immediati, altamente visivi e
tipicamente discorsivi.
Dialoghi che tuttavia,
profanano il senso comune dell'indole comportamentale di ciascun
personaggio, così banalizzato e ridotto ad uno spirito animale, cioè
esclusivamente riferibile allo scopo che muove la persona.
In quest'ottica, i
protagonisti sono credibili solo in funzione della storia e
rappresentano dei “clichè” molto noti, per nulla
originali. In alcuni casi poi estremizzati, come il camorrista
Italiano che sembra fuoriuscito da una sceneggiatura di “serie
c”, tanto nel modo di comportarsi quanto di parlare.
Il lettore sappia
pertanto, che il ritmo narrativo c'è, lo stile di Carlotto è una
firma inequivocabile ed apprezzabilissima, ma va a discapito del
realismo espositivo. Il comportamento degli attori di questo romanzo
è funzionale a se stesso. Quindi se uno è spietato è veramente
spietato, se è stupido è veramente stupido e via dicendo..
La caratterizzazione dei
personaggi quindi è molto simile alla “focalizzazione zero”
quando cioè il narratore parla in terza persona di tutto e di tutti.
Per farlo, si rinuncia all'archetipo del flusso di coscienza,
tipicamente introspettivo dei romanzi noir e di quelli basati su di
un protagonista con “focalizzazione esterna” (come in
precedenti scritti proprio di Carlotto).
Il ritmo è incalzante e
perdurante grazie al fatto che il nucleo narrativo è ridotto e
frammentato in microsequenze dove le peripezie e gli sviluppi sono
organizzati sempre sulla base del sommario espositivo, rinunciando
all'analisi. Le sequenze dinamiche sovrastano, per effetto, quelle
statiche.
Tinte forti, sesso
compulsivo e sfrenato in numerose occasioni, condiscono e guarniscono
numerose scene.
L'ambientazione non è
per cuori teneri o amanti dell'intellettualità più ambigua e
riflessiva.
Il background
culturale è quello di una Marsiglia, crocevia di ogni traffico losco
e appetibile dagli squali dell'opportunismo che ruotano attorno alla
malavita organizzata dipinta come una lotta fra il vecchio ed il
nuovo. Si fronteggiano bande armate disposte a uccidere, rapire,
violentare, pur di affermarsi sulla scena del mercato di
stupefacenti.
Una nota decisamente
stonata è, a mio avviso, rappresentata dal complesso insieme di
operazioni finanziarie che vengono strutturate dalla “Dromos
gang”. E' possibile che il lettore possa rimanere un po'
spiazzato da tutte queste ipotesi, che fra l'altro paiono, a tratti,
anche poco realizzabili per il modo in cui vengono esposte. La
sensazione è che ci si trovi a leggere di piani criminali non sempre
all'altezza delle aspettative.
Il finale è scontato.
Troppo.
Passabile per alcuni dei
protagonisti, ma non per tutti.
Telegrafato fin da una
trentina di pagine prima della conclusione e inoltre l'unico
plausibile già da metà romanzo, in quanto la stessa funzionalità
esasperata dei singoli, ne decreta inevitabilmente anche la sorte.
In quest'ottica,
precedenti scritti di questo Autore avevano dimostrato una maggiore
audacia.
Vero è che molto spesso
la necessità di stupire il lettore comportata il realizzo di
castronerie narrative insulse, ma all'opposto, un finale fin troppo
“classico” non necessariamente è senza infamia e senza lode.
“Respiro corto”
è un buon poliziesco, ambientato in una Marsiglia dove si
fronteggiano criminalità organizzata emergente con quella storica.
Lo scenario ideale per la creazione di una nuova e giovanissima
“elite” di criminali che hanno studiato e vogliono
impadronirsi del mercato, con le armi e con i numeri della finanza.
Un avventura a tinte forti, a tratti molto complessa, ricchissima di
nomi e di eventi, che condurrà il lettore al centro di un gioco di
potere, spietato e irriverente.
Marco Solferini
marcosolferini.pubblicazioni@gmail.com
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Caro Solferini,
RispondiEliminaè una recensione straordinaria!!!
Credo che di non aver mai letto nulla di più dettagliato e verosimile su questo autore che seguo da molto tempo e che è fra i miei preferiti in Italia.
Le ho scritto una email privatamente per via della rivista che insieme ad altri "pionieri" dei nuovi talenti portiamo avanti e mi piacerebbe se potessimo avvalerci di una consulenza come la sua che sarebbe sicuramente di altissimo profilo.
In attesa di un Suo riscontro Le invio i più distinti saluti e ancora COMPLIMENTI!!!!