venerdì 15 giugno 2012

Respiro corto

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Respiro corto

Autore: Massimo Carlotto
Genere: drammatico, azione, poliziesco



Respiro corto” è l'ultimo romanzo del celebre Autore Italiano, Massimo Carlotto, che propone al lettore, con questa sua nuova opera, un intrigante serie di eventi che ruotano attorno alla città di Marsiglia: crocevia di traffici illeciti e base operativa di una vera e propria giovanissima internazionale del crimine.

Zosim Kataev è “l'enfant prodige” di una “organizatsya” mafiosa russa, comandata dal “pakham” suo protettore e mentore che ha investito sul giovane pagandogli l'Università d'economia in Inghilterra, a Leeds, affinché egli diventasse la mente finanziaria di più complesse operazioni, volte al profitto in nome e per conto dell'organizzazione criminale.

I piani di Zosim però sono altri. Cominciano con lo sterminio di tutta “l'organizatsya”, e la sua presunta morte.

Per realizzare il suo intento, è costretto ad allearsi con i servizi segreti russi. I quali, una volta raggiunto il loro scopo, lo spediranno, sotto copertura, e agli ordini del sottufficiale Ulita, donna bella quanto spietata, a Marsiglia, con il nome di Alexander Peskov. Un uomo d'affari dietro al quale un commando russo darà la caccia alla terrorista Nazirova, una delle temute “vedove nere”.

Tuttavia, Zosim sta facendo il doppio gioco anche con i servizi segreti.

Fin dai tempi dell'Università infatti, egli ha stretto un patto di sangue con altri giovani aspiranti criminali, conosciuti a Leeds e riuniti sotto il nome della “Dromos Gang” dal nome del pub che amavano frequentare.

Sono Sunil Banerjee, rampollo di una famiglia Parsi, Giuseppe Cruciani, camorrista italiano, e Inez, banchiera svizzera.

Il loro minimo comune denominatore è rappresentato dall'essere tutti cattivi ragazzi.

Molto cattivi.

Il loro scopo è quello di applicare i principi dell'economia aziendale alla criminalità organizzata.

Una piccola e intraprendente “cupola”, che proverà a gestire affari quali, il legname radioattivo proveniente dalle aree contaminate di Chernobyl, una clinica per l'espianto illegale di organi, il riciclaggio del denaro sporco e il cablaggio di cavi.

Profitti e proventi che verranno reinvestiti nel mattone, attraverso quella che in Marsiglia è nota come la cricca di Bremond: un affarista politico agli onori delle cronache giudiziarie il cui braccio operativo è un industriale immobiliare di nome Matheron.

Sulle tracce di questa elité di “furbetti del quartierino” c'è anche il commissario Bourdet, donna dichiaratamente lesbica, dai modi di fare irruenti e molto al di fuori delle regole. Intenta a condurre una crociata personale per impedire il dilagare del crimine, colpendolo spesso con metodi non dissimili da quelli utilizzati dalla malavita, il commissario è legato ad un boss della vecchia guardia marsigliese: “Armand Grisoni”.

In questo complesso scenario, fra spionaggio e criminalità organizzata, si inserisce Esteban Garrincha, sgherro paraguaiano al soldo di un boss di “Ciudad del este” che, causa la sua maldestra e incapace strategia, riesce a circondarsi di nemici desiderosi di ucciderlo, al punto da essere costretto a scappare, come narcotrafficante di ovuli, in quel di Marsiglia.

Catturato dal commissario Bourdet, diventerà una sua pedina.

Garrincha, incastrato fra la polizia, il giro d'affari criminale del Tredicesimo distretto di Marsiglia e la sua spietata, ma sempre inefficace e spesso controproducente bramosia di potere, diventerà quindi l'attore non protagonista, attraverso il quale si snoderanno le vicende di tutti i personaggi coinvolti.





Romanzo coinvolgente e ben strutturato.

Appassionante, carico di “suspense”, duro e spietato. A tratti cattivo, risoluto, non lascia scampo, grazie al suo aggressivo stile narrativo.

Tanti nomi ed una moltitudine di soggetti, per una trama davvero complessa, il cui svolgimento beneficia dell'ottima capacità di Carlotto di sintetizzare e rendere fruibile al lettore ogni scena, grazie a dialoghi ben organizzati: sintetici, immediati, altamente visivi e tipicamente discorsivi.

Dialoghi che tuttavia, profanano il senso comune dell'indole comportamentale di ciascun personaggio, così banalizzato e ridotto ad uno spirito animale, cioè esclusivamente riferibile allo scopo che muove la persona.

In quest'ottica, i protagonisti sono credibili solo in funzione della storia e rappresentano dei “clichè” molto noti, per nulla originali. In alcuni casi poi estremizzati, come il camorrista Italiano che sembra fuoriuscito da una sceneggiatura di “serie c”, tanto nel modo di comportarsi quanto di parlare.

Il lettore sappia pertanto, che il ritmo narrativo c'è, lo stile di Carlotto è una firma inequivocabile ed apprezzabilissima, ma va a discapito del realismo espositivo. Il comportamento degli attori di questo romanzo è funzionale a se stesso. Quindi se uno è spietato è veramente spietato, se è stupido è veramente stupido e via dicendo..

La caratterizzazione dei personaggi quindi è molto simile alla “focalizzazione zero” quando cioè il narratore parla in terza persona di tutto e di tutti. Per farlo, si rinuncia all'archetipo del flusso di coscienza, tipicamente introspettivo dei romanzi noir e di quelli basati su di un protagonista con “focalizzazione esterna” (come in precedenti scritti proprio di Carlotto).

Il ritmo è incalzante e perdurante grazie al fatto che il nucleo narrativo è ridotto e frammentato in microsequenze dove le peripezie e gli sviluppi sono organizzati sempre sulla base del sommario espositivo, rinunciando all'analisi. Le sequenze dinamiche sovrastano, per effetto, quelle statiche.

Tinte forti, sesso compulsivo e sfrenato in numerose occasioni, condiscono e guarniscono numerose scene.

L'ambientazione non è per cuori teneri o amanti dell'intellettualità più ambigua e riflessiva.

Il background culturale è quello di una Marsiglia, crocevia di ogni traffico losco e appetibile dagli squali dell'opportunismo che ruotano attorno alla malavita organizzata dipinta come una lotta fra il vecchio ed il nuovo. Si fronteggiano bande armate disposte a uccidere, rapire, violentare, pur di affermarsi sulla scena del mercato di stupefacenti.

Una nota decisamente stonata è, a mio avviso, rappresentata dal complesso insieme di operazioni finanziarie che vengono strutturate dalla “Dromos gang”. E' possibile che il lettore possa rimanere un po' spiazzato da tutte queste ipotesi, che fra l'altro paiono, a tratti, anche poco realizzabili per il modo in cui vengono esposte. La sensazione è che ci si trovi a leggere di piani criminali non sempre all'altezza delle aspettative.

Il finale è scontato. Troppo.

Passabile per alcuni dei protagonisti, ma non per tutti.

Telegrafato fin da una trentina di pagine prima della conclusione e inoltre l'unico plausibile già da metà romanzo, in quanto la stessa funzionalità esasperata dei singoli, ne decreta inevitabilmente anche la sorte.

In quest'ottica, precedenti scritti di questo Autore avevano dimostrato una maggiore audacia.

Vero è che molto spesso la necessità di stupire il lettore comportata il realizzo di castronerie narrative insulse, ma all'opposto, un finale fin troppo “classico” non necessariamente è senza infamia e senza lode.





Respiro corto” è un buon poliziesco, ambientato in una Marsiglia dove si fronteggiano criminalità organizzata emergente con quella storica. Lo scenario ideale per la creazione di una nuova e giovanissima “elite” di criminali che hanno studiato e vogliono impadronirsi del mercato, con le armi e con i numeri della finanza. Un avventura a tinte forti, a tratti molto complessa, ricchissima di nomi e di eventi, che condurrà il lettore al centro di un gioco di potere, spietato e irriverente.

                                                        Marco Solferini
                                                marcosolferini.pubblicazioni@gmail.com
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1 commento:

  1. Caro Solferini,
    è una recensione straordinaria!!!
    Credo che di non aver mai letto nulla di più dettagliato e verosimile su questo autore che seguo da molto tempo e che è fra i miei preferiti in Italia.
    Le ho scritto una email privatamente per via della rivista che insieme ad altri "pionieri" dei nuovi talenti portiamo avanti e mi piacerebbe se potessimo avvalerci di una consulenza come la sua che sarebbe sicuramente di altissimo profilo.
    In attesa di un Suo riscontro Le invio i più distinti saluti e ancora COMPLIMENTI!!!!

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