Un ringraziamento particolare agli sponsor:
Libreria - Galleria
IL SECONDO RINASCIMENTO
Via Porta Nova 1/A (ang. via C. Battisti) - Bologna
Via Porta Nova 1/A (ang. via C. Battisti) - Bologna
Il luogo ideale dove trovare i Tuoi Libri
http://www.ilsecondorinascimento.it/
***
Palestra Performance
Centro estetico e fitness.. nel cuore di Bologna
***
Palestra Performance
Centro estetico e fitness.. nel cuore di Bologna
* * *
La rivista culturale: "Il Salotto degli Autori" ( http://www.ilsalottodegliautori.it ) edita dall'Associazione letteraria "Carta e Penna"
* * *
Disordine
Autore: Joakim Zander
Genere: drammatico,
thriller
Jasmine è fuggita, poco
più che adolescente dal ghetto di di Bergort, un quartiere povero
nella periferia di Stoccolma dove vivono molti arabi come lei.
Immigrati in una terra difficile, dove il percorso di integrazione si
è risolto in una stratificazione basata sulle differenze. Tante.
Linguistiche. Usi e costumi. Religiose.
La sua fuga è disperata
perchè sinonimo di sopravvivenza. O lei o il quartiere. O lei o
qualcosa di oscuro che sembra volerla trascinare con sè. Una
malevola predestinazione.
“Un altra direzione,
un altra vita. E lei aveva scelto quella, quasi senza pensarci. Se si
vuole andare oltre, certi pensieri non si possono percorrere fino in
fondo”. Tratto da “Disordine” di Joakim Zander, ed.
Bompiani.
L'occasione arriva il
giorno in cui suo fratello Fadi commette un ingenuità molto
pericolosa. Un furto a una gang locale. L'atto di ribellione da parte
di un piccolo gruppo di teppisti che frequentano gli ambienti delle
bande più grandi. Jasmine decide di addossarsi la colpa e per questo
di andarsene. In America. A New York. Insieme con il fidanzato
aspirante artista.
Ma le cose non sono come
sembrano nelle favole. David, il suo fidanzato diventa presto uno
sconfitto che deambula tra l'alcolismo e l'incapacità lavorativa. Un
peso per Jasmine. Che invece dimostra di possedere doti creative
nello scoprire talenti che fanno “tendenza” nelle agenzie di
marketing comunicativo.
Un giorno però, a
distanza ormai di anni dalla sua fuga una notizia inaspettata. La
morte di suo fratello Fadi. Ucciso in territorio di guerra. Mentre
combatteva per una milizia islamica. Ma anche una rivelazione che
smentisce quella morte. Fotografie scattate dopo. Fotografie che lo
ritraggono ancora vivo.
Jasmine non può ignorare
il fatto. Non può piangere un fratello che forse non è morto. Ma se
non è così che cosa è successo? Per scoprirlo dovrà tornare nel
quartiere. Affrontare i demoni del passato e quelli del presente.
Nel mentre ritroviamo
Klara, già protagonista del romanzo “Il nuotatore” che oggi è
impegnata a lavorare per un agenzia di diritti umani a Londra.
“Arrivando da
Gatwick, dal binario sopraelevato della ferrovia, Londra appare
ancora come una città del futuro, l'orizzonte saturo di diamante e
cobalto: grattacieli ritorti e altezzosi, luccicanti nel buio precoce
della sera. Ma sotto lo skyline del futuro si snodano ancora strade e
vicoli come le scale di Hogwarts, che conducono sempre in una ltra
direzione rispetto a quella promessa. Sovraffollamento, sporcizia e
smog. Visi smunti nella luce gialla dell'autobus e un sacchetto di
patatine per cena. Ucraini e greci sottopagati si scansano per far
passare le limousine dei cinesi. Londra è il rifacimento dickensiano
di un oligarchia”. Tratto da “Disordine” di Joakim Zander,
ed. Bompiani.
Un compito importante
perchè nel breve si terrà una conferenza in Stoccolma nella quale
il suo lavoro servirà per decidere se aprire o meno alla
privatizzazione della sicurezza pubblica nei corpi di polizia.
Il suo presente però è
molto difficile. Non ha una relazione seria, abusa spesso e troppo
degli alcolici e continua a rivivere il passato: i fatti di sangue
dei quali è stata protagonista involontaria e che l'hanno
tremendamente segnata.
Fin quando non assiste
all'omicidio del suo collega Patrick, spinto sotto un treno. Un
ragazzo taciturno, più isolato degli altri, che stava svolgendo
ricerche misteriose. Indagini che per pura casualità Klara apprende
prima della sua morte. Una pista che porta ai servizi segreti, al
passato di Fadi e alla Sterling Security una società di sicurezza
privata in mano ai russi che forse ha degli interessi sugli esiti
della conferenza di Stoccolma.
Azione e sviluppo
narrativo seguono un ottimo filo logico conduttore. Non sono mai
banali o forzati ma sempre ben inseriti nel contesto espositivo. A
dimostrazione della capacità dello scrittore di gestire in modo
organizzato gli sviluppi della narrazione. Fermo restando che lo
stesso non si tira indietro quando c'è da accelerare in situazioni
di pericolo o di conflitto a fuoco.
“Mi giro e cerco a
tastoni la pistola che Dakhil ha lasciato a terra, la pistola che
avevo con me quando sono arrivato. Scivola, ma riesco ad afferrarla e
mi rigiro, sento le mani abbrancarne il calcio, il sangue
rapprendermisi in faccia. Non rifletto, mi giro sul fianco e basta,
entrambe le mani tese in avanti, a un metro o due appena da al-Amin.
Chiudo gli occhi e premo il grilletto”. Tratto da “Disordine”
di Joakim Zander, ed. Bompiani.
Gruppi paramilitari,
arruolamenti nella jihad, indagini, sotterfugi, misteri. Ma anche
sommosse popolari, servizi segreti e interessi multimilionari nella
sicurezza privata. Un mix di eventi che narrano le vicende di tre
protagonisti: Jasmine, Klara e Fadi. Quest'ultimo irretito dalla
guerra santa, vive la sua catartica rinascita che lo porta a
diventare un guerriero e un aspirante martire.
“Non ho paura della
morte, desidero il paradiso, desidero servire Allah, sia gloria a
Lui”. Tratto da “Disordine” di Joakim Zander, ed.
Bompiani.
L'Autore conferma le sue
alte qualità descrittive. Un ottima coreografia ambientale che
permette di circoscrivere l'area in cui si svolge l'azione. Intensi
gli approfondimenti sulla psicologia dei personaggi. L'indagine
conoscitiva è introspettiva e permette al lettore di sviluppare una
simbiosi altamente personalizzata con ciascuno di essi.
“Ecco come appare la
mia jihad. Non come una spada, ma come una spazzola con cui lucidare
le scarpe dei fratelli. Non una pallottola roteante, diritta e
rivolta contro la testa del nemico, ma un bossolo abbandonato a terra
senza significato”. Tratto da “Disordine” di Joakim Zander,
ed. Bompiani.
Il risultato è un
transfer credibile delle scelte che questi compiono e un
immedesimazione narrativa che si risolve in una piacevolissima
focalizzazione oggettiva delle scene, al presente come al passato.
Il tutto spesso
arricchito da metafore e allegorie di pregio che testimoniano le
ottime doti espositive dell'Autore.
“Un raggio di sole si
era fatto strada attraverso i vetri sporchi per atterrare sul
pavimento come un bicchiere di succo d'arancia rovesciato”.
Tratto da “Disordine” di Joakim Zander, ed. Bompiani.
Interessante l'evoluzione
del pensiero jihadista di Fadi. Un tema di sicura attualità che
viene affrontato con sobrietà e coerenza. Il sentimento di forza
interiore e convincimento del giovane si scontra con una realtà
diversa, a tratti manipolatrice, dove una vocazione viene
strumentalizzata e persino indirizzata.
“Mi sono riempito di
quel nulla, di un vuoto senza spazio, senza limiti, che chiude i
resto dentro e fuori allo stesso tempo, e sprofondo come un campana
subacquea, nera e pesante, completamente solo. E' come se il mio
cervello riuscisse a comprendere e capire la portata di quelle che a
nessuno è permesso capire: niente è importante”. Tratto da
“Disordine” di Joakim Zander, ed. Bompiani.
L'Autore coglie a mio
avviso nel segno perchè rispetta il profondo sentimento religioso di
devozione e nel contempo mette in guardia dalle ambiguità degli
uomini.
“Adesso vedo
l'ignoranza e la cattiveria, a Gaza e in Siria come qui, nel
Quartiere, dove siamo segregati e chiusi fuori allo stesso tempo,
ancorati alla periferia, senza futuro, senza storia, in balia di
persone corrotte senza morale, di persone che non si possono
rispettare, di uno stato senza Dio a cui manca ogni legittimità”.
Tratto da “Disordine” di Joakim Zander, ed. Bompiani.
Il ritmo sale d'intensità
con il passare delle pagine. Le indagini dei protagonisti si
susseguono a colpi di scena e la pericolosità assume un ruolo
predominante in un contesto sempre drammatico. Un inquietudine che
sembra fuoriuscita da uno scenario di spionaggio.
Organizzato bene, con un
esposizione efficace e lineare. Ben argomentato e sviluppato
“Disordine” è un ottimo romanzo adatto a molteplici gusti, dal
drammatico, al thriller, dallo spionaggio all'azione.
“Da
qualche parte deve pur esserci un mare che possa accoglierci
entrambi. E poi che esploda il mondo intero”. Tratto da
“Disordine” di Joakim Zander, ed. Bompiani.
Ho
letto con piacere questo secondo romanzo di Joakim Zander e lo
consiglio a tutti i lettori.
Marco
Solferini
puoi
trovarmi anche su:
Nessun commento:
Posta un commento