venerdì 4 marzo 2016

Lupo Solitario - I signori delle tenebre

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Lupo Solitario

"I signori delle tenebre"

Autore: Joe Dever
Genere: librogame, avventura, fantasy.



«In questo libro il protagonista sei tu», questo era lo slogan degli anni 80 quando in Italia arrivarono i LibriGame di cui Lupo Solitario è sicuramente una delle opere più rappresentative.



Ritorna (dal 2013 in verità) nella versione «book" prestigiosa e compatta, edita da Vincent Book.



Lupo Solitario è un'avventura interattiva.



Ciò significa che il lettore dovrà interagire con la trama.



Prima di incominciare apprenderà un antefatto e compilerà una scheda del personaggio con le abilità, armi, il contenuto della borsa e tutto quello che è necessario ad affrontare un'avventura in uno scenario fantasy con lo stile tipico dei Role Playing Game.



In questo caso però si gioca da soli e non in gruppo.



Attenzione però: si legge e si gioca, perchè di fatto il romanzo è un'avventura.



L'Autore Joe Dever è considerato uno dei più grandi realizzatori di scenari fantastici contemporanei. Non a caso già nei lontani anni 70 scrisse con successo avventure di Dungeons & Dragons e realizzò lo scenario immaginario del Magnamund in cui è ambientato Lupo Solitario e che in questa edizione è magistralmente illustrato dal disegnatore Francesco Mattioli. Mentre le bellissime copertine sono ottimamente realizzate dal talento di Alberto Dal Lago e le tavole interne sono a firma del bravissimo Richard Longmore.



Lupo Solitario è un giovanissimo apprendista del monastero Kai (nella vecchia versione «Ramas»). Un antico ordine di cavalieri dotati di particolari abilità che uniscono la maestrina nell'arte del combattimento alla saggezza e ad alcune doti magiche, il cui apprendimento richiede anni di tempo e impegno.



E' l'anniversario di una importante festività nel regno di Sommerlund e mentre tutti si preparano a questo evento sopraggiunge, del tutto inaspettato, l'attacco in massa degli antichi nemici: i signori delle tenebre.



Un esercito di esseri non dissimili da orchi e demoni alati che aggrediscono tutto ciò che vive. Forti, spietati e determinati. Il lettore conoscerà i Giak, i Drakkar, gli Helghast e molti atri temibili avversari. Ciascuno portatore di una caratteristica letale in quello che è un vero e proprio esercito del male, nemico di tutto ciò che vive.



Questo terribile attacco segna la fine della pace nel regno e il ritorno di un antico nemico che in passato era stato sconfitto proprio dai Cavalieri Kai e che per questo motivo diventano il loro principale bersaglio.



Il protagonista, che durante tutto il romanzo ha il soprannome di «Lupo Silenzioso» diverrà «Solitario» per via del fatto che sarà proprio lui l'ultimo cavaliere sopravvissuto.



Il suo compito, in una terra martoriata dall'invasione sarà quello di raggiungere la capitale per informare il Rè della triste sorte dei suoi compagni cavalieri Kai.



Bellissima la cartina che ritrae lo scenario e che il lettore può apprezzare nel retro di copertina all'interno del libro. Per meglio ambientarsi e prendere dimestichezza con i luoghi.



Come sopra precisato la caratteristica del librogame è quella di mettere il lettore nella condizione di compiere delle scelte. Optare cioè se intraprendere una strada o un altra, se aprire una porta o meno, se aiutare qualcuno, se visitare un determinato ambiente, se combattere, fuggire o nascondersi. In ogni contesto, sia esso di esplorazione, di battaglia o di rapporti umani il significato è sempre lo stesso: essere in prima persona coinvolto nell'avventura.



Il risultato pratico è la personalizzazione della storia.



Significa cioè che ciascuno vivrà la propria. E quest'ultima sarà il risultato non solo del carattere o della personalità del lettore ma anche delle scelte fatte per creare il personaggio attribuendogli alcune qualità a discapito di altre.



I combattimenti si risolvono in un modo appassionante e facilmente gestibile. Sono sufficienti una matita (guai a usare la penna!) e una gomma per interagire sul diario di combattimento e sulla tabella del destino. Tutto questo rende il libro facilmente utilizzabile in qualunque contesto.



Il metodo espositivo è sicuramente valido. Paratattico, essenziale, ma nel contempo preciso. C'è una forte determinazione oggettiva nella focalizzazione che viene offerta al lettore-protagonista e che si risolve nella possibilità di calarsi nell'ambientazione fantastica.



Nel contempo lo stile «young adult» di cui ritengo i librigame siano stati in larga parte precursori ben prima dei fenomeni contemporanei di massa tipici di Autori come J.K Rowling o Cassandra Clare, rappresenta il più immediato interscambio empatico con il lettore stesso.



Una passione che appassiona. Una sorgente di vita per la creatività che annida nella fantasia quale strumento naturale che consente alla mente di indagare e spaziare in un arcipelago potenzialmente infinito di ipotesi.



Spiace dover aprire una parentesi volutamente polemica ma ritengo doveroso sottolineare che per non pochi anni (troppi) i librigame come Lupo Solitario sono stati oggetto di un trattamento immotivatamente denigratorio da parte di un nutrito quanto impreparato corpo insegnanti.



Purtroppo i docenti, già spesso gravemente incapaci essi stessi di produrre opere degne di pubblicazione, hanno alzato per diversi decenni una vera e propria barricata o muro di gomma contro queste produzioni. Giudicandole, approssimativamente e dando sfoggio di palese ignoranza preconcettuale come immeritevoli.



Fortunatamente, coloro che avrebbero dovuto istruire il fanciullo nella fase dell'apprendimento si sono sbagliati e il successo di pubblico ha decretato, oggi, da parte di un informazione (finalmente) libera e più responsabile il giusto riconoscimento alla qualità, tanto letteraria quanto narrativa ed espositiva di opere come Lupo Solitario.



Peccato che ancora una volta, in Italia, una o più generazioni abbiano dovuto subire il pregiudizio e l'incapacità di un sistema di istruzione che pubblico o privato è troppo spesso affetto da elementi vetusti, orwelliani. I cui drammatici errori ci hanno più volte penalizzato, come nazione, nel riuscire ad alimentare la competitività che nasce proprio dalla creatività.



Diffidate sempre di chi vi nega il libero arbitrio e.. leggete Lupo Solitario: divertitevi con questa fantastica serie!



Consigliato a tutti.



Marco Solferini


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