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La rivista culturale: "Il Salotto degli Autori" ( http://www.ilsalottodegliautori.it ) edita dall'Associazione letteraria "Carta e Penna"
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Lupo
Solitario
"I signori delle tenebre"
Autore:
Joe Dever
Genere:
librogame, avventura, fantasy.
«In questo libro il protagonista
sei tu», questo era lo slogan degli anni 80 quando in Italia
arrivarono i LibriGame di cui Lupo Solitario è sicuramente una delle
opere più rappresentative.
Ritorna
(dal 2013 in verità) nella versione «book" prestigiosa e
compatta, edita da Vincent Book.
Lupo
Solitario è un'avventura interattiva.
Ciò
significa che il lettore dovrà interagire con la trama.
Prima
di incominciare apprenderà un antefatto e compilerà una scheda del
personaggio con le abilità, armi, il contenuto della borsa e tutto
quello che è necessario ad affrontare un'avventura in uno scenario
fantasy con lo stile tipico dei Role Playing Game.
In
questo caso però si gioca da soli e non in gruppo.
Attenzione
però: si legge e si gioca, perchè di fatto il romanzo è un'avventura.
L'Autore
Joe Dever è considerato uno dei più grandi realizzatori di scenari
fantastici contemporanei. Non a caso già nei lontani anni 70 scrisse
con successo avventure di Dungeons & Dragons e realizzò lo
scenario immaginario del Magnamund in cui è ambientato Lupo
Solitario e che in questa edizione è magistralmente illustrato dal
disegnatore Francesco Mattioli. Mentre le bellissime copertine sono ottimamente realizzate dal talento di Alberto Dal Lago e le tavole interne sono a firma del bravissimo Richard Longmore.
Lupo
Solitario è un giovanissimo apprendista del monastero Kai (nella
vecchia versione «Ramas»). Un antico ordine di cavalieri dotati di
particolari abilità che uniscono la maestrina nell'arte del
combattimento alla saggezza e ad alcune doti magiche, il cui
apprendimento richiede anni di tempo e impegno.
E'
l'anniversario di una importante festività nel regno di Sommerlund e
mentre tutti si preparano a questo evento sopraggiunge, del tutto
inaspettato, l'attacco in massa degli antichi nemici: i signori delle
tenebre.
Un
esercito di esseri non dissimili da orchi e demoni alati che
aggrediscono tutto ciò che vive. Forti, spietati e determinati. Il
lettore conoscerà i Giak, i Drakkar, gli Helghast e molti atri
temibili avversari. Ciascuno portatore di una caratteristica letale
in quello che è un vero e proprio esercito del male, nemico di tutto
ciò che vive.
Questo
terribile attacco segna la fine della pace nel regno e il ritorno di
un antico nemico che in passato era stato sconfitto proprio dai
Cavalieri Kai e che per questo motivo diventano il loro principale
bersaglio.
Il
protagonista, che durante tutto il romanzo ha il soprannome di «Lupo
Silenzioso» diverrà «Solitario» per via del fatto che sarà
proprio lui l'ultimo cavaliere sopravvissuto.
Il suo
compito, in una terra martoriata dall'invasione sarà quello di
raggiungere la capitale per informare il Rè della triste sorte dei
suoi compagni cavalieri Kai.
Bellissima
la cartina che ritrae lo scenario e che il lettore può apprezzare
nel retro di copertina all'interno del libro. Per meglio ambientarsi
e prendere dimestichezza con i luoghi.
Come
sopra precisato la caratteristica del librogame è quella di mettere
il lettore nella condizione di compiere delle scelte. Optare cioè se
intraprendere una strada o un altra, se aprire una porta o meno, se
aiutare qualcuno, se visitare un determinato ambiente, se combattere,
fuggire o nascondersi. In ogni contesto, sia esso di esplorazione, di
battaglia o di rapporti umani il significato è sempre lo stesso:
essere in prima persona coinvolto nell'avventura.
Il
risultato pratico è la personalizzazione della storia.
Significa
cioè che ciascuno vivrà la propria. E quest'ultima sarà il
risultato non solo del carattere o della personalità del lettore ma
anche delle scelte fatte per creare il personaggio attribuendogli
alcune qualità a discapito di altre.
I
combattimenti si risolvono in un modo appassionante e facilmente
gestibile. Sono sufficienti una matita (guai a usare la penna!) e una
gomma per interagire sul diario di combattimento e sulla tabella del
destino. Tutto questo rende il libro facilmente utilizzabile in
qualunque contesto.
Il
metodo espositivo è sicuramente valido. Paratattico, essenziale, ma
nel contempo preciso. C'è una forte determinazione oggettiva nella
focalizzazione che viene offerta al lettore-protagonista e che si
risolve nella possibilità di calarsi nell'ambientazione fantastica.
Nel
contempo lo stile «young adult» di cui ritengo i librigame siano
stati in larga parte precursori ben prima dei fenomeni contemporanei
di massa tipici di Autori come J.K Rowling o Cassandra Clare,
rappresenta il più immediato interscambio empatico con il lettore
stesso.
Una
passione che appassiona. Una sorgente di vita per la creatività che
annida nella fantasia quale strumento naturale che consente alla
mente di indagare e spaziare in un arcipelago potenzialmente infinito
di ipotesi.
Spiace
dover aprire una parentesi volutamente polemica ma ritengo doveroso
sottolineare che per non pochi anni (troppi) i librigame come Lupo
Solitario sono stati oggetto di un trattamento immotivatamente
denigratorio da parte di un nutrito quanto impreparato corpo
insegnanti.
Purtroppo
i docenti, già spesso gravemente incapaci essi stessi di produrre
opere degne di pubblicazione, hanno alzato per diversi decenni una
vera e propria barricata o muro di gomma contro queste produzioni.
Giudicandole, approssimativamente e dando sfoggio di palese ignoranza
preconcettuale come immeritevoli.
Fortunatamente,
coloro che avrebbero dovuto istruire il fanciullo nella fase
dell'apprendimento si sono sbagliati e il successo di pubblico ha
decretato, oggi, da parte di un informazione (finalmente) libera e
più responsabile il giusto riconoscimento alla qualità, tanto
letteraria quanto narrativa ed espositiva di opere come Lupo
Solitario.
Peccato
che ancora una volta, in Italia, una o più generazioni abbiano
dovuto subire il pregiudizio e l'incapacità di un sistema di
istruzione che pubblico o privato è troppo spesso affetto da
elementi vetusti, orwelliani. I cui drammatici errori ci hanno più
volte penalizzato, come nazione, nel riuscire ad alimentare la
competitività che nasce proprio dalla creatività.
Diffidate
sempre di chi vi nega il libero arbitrio e.. leggete Lupo Solitario:
divertitevi con questa fantastica serie!
Consigliato
a tutti.
Marco
Solferini
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