Nota bene:
Il Blog aderisce al programma di affiliazione Amazon
***
Il Blog ringrazia gli "SPONSOR" e consiglia:
www.sam-lab.it
"Tanta competenza per renderTi tutto più facile. Il Sam-Lab è il Tuo
punto vendita informatico: tutto ciò che devi sapere sull'informatica
prima, durante e dopo l'acquisto"
* * *
Il prestigioso Museo, nel cuore storico di Bologna, offre oltre alle esposizioni tanti interessantissimi eventi!
Via Zamboni, 63 - 40127 Bologna - Tel. 051 209455
www.museocapellini.org
* * *
La rivista culturale: "Il Salotto degli Autori" ( http://www.ilsalottodegliautori.it ) edita dall'Associazione letteraria "Carta e Penna"
www.cartaepenna.it
* * *
* * *
SI RINGRAZIA PER LA GENTILISSIMA COLLABORAZIONE:
Libreria - Galleria
IL SECONDO RINASCIMENTO
Via Porta Nova 1/A (ang. via C. Battisti) - Bologna
Via Porta Nova 1/A (ang. via C. Battisti) - Bologna
* * *
La
porta del Paradiso
Autore:
Alfredo Colitto
Genere:
storico, avventura, drammatico
E' il
1635, Padre Mariano Baiamonte è un monaco agostiniano che vive in un
piccolo paesino della nuova galizia, in Messico.
La sua
missione è povera e nella quotidiana opera di aiuto ai bisognosi
necessiterebbe di risorse che sembrano impossibili da ottenere da
parte dalle alte sfere ecclesiastiche più interessate agli equilibri
di potere e alla competizione con gli altri ordini missionari.
Tuttavia,
un uomo moribondo prima di spirare fra le sue braccia, gli rivela la
scoperta di una miniera d'argento.
Consapevole
del fatto che questa inaspettata fortuna potrebbe cambiare le sorti
della sua opera pia, Mariano decide di coinvolgere la sua Famiglia di
provenienza: i Baiamonte di Napoli. Nell'auspicio che il ramo nobile
e ricco gli invii il necessario per ottenere la concessione della
miniera e ricavarne quindi i suoi frutti.
E'
il 1637 in quel di Napoli. I Baiamonte sono strangolati da un debito
impossibile da estinguere. Il “pater familias” Angelo ha
stretto accordi usuari con un suo parente, il Notaio Giorgio
Terrasecca, avido e rancoroso, che odia segretamente e profondamente
la Famiglia di Angelo e con esso i suoi figli Leone e Concetta, tanto
quanto la moglie Matilda.
Appoggiato
dal figlio Sandro, il Notaio vuole consumare la sua vendetta
riducendo in povertà e miseria i Baiamonte, privandoli addirittura
della loro residenza e con ciò umiliandoli davanti a tutta la città.
Leone
Baiamonte però, primogenito della Famiglia, apprende degli errori
del padre e decide di battersi per salvare l'onore della Famiglia e
ripristinare il loro status. Uno scontro duro quello con il Notaio e
con il figlio spadaccino, che perde la vita per mano dello stesso
Leone, più esperto combattente. Con ciò alimentando ancora di più
l'odio del padre.
Costretto
alla fuga Leone abbandona anche la donna amata, Lisa, con la quale
era in procinto di sposarsi e solo il casuale ritrovamento di quella
lettera inviata ormai anni addietro da Padre Mariano, apre in lui la
speranza di un riscatto.
L'obiettivo
diventa quindi la miniera e l'argento, in una terra lontana, per
raggiungere la quale dovrà imbarcarsi come marinaio di ventura su di
una nave spagnola della “flota
de indias” che da Marsiglia lo porterà alle Americhe.
Un
avventura attende il giovane e coraggioso Leone, mentre in patria la
sua famiglia rimarrà alla mercé del Notaio e del suo odio che si
consumerà con umiliazioni atroci e persecuzioni senza pietà.
La
strada del riscatto però, sarà piena di pericoli e di nuovi nemici.
Riuscirà
Leone Baiamonte a sopravvivere, trovare la miniera e sfruttare
l'argento per ripristinare l'orgoglio e il buon nome della sua
Famiglia?
Alfredo
Colitto è uno degli Autori contemporanei più abili nella narrazione
storica.
Il suo
metodo espositivo riesce a fondere i caratteri classici dell'epopea
epica con il gusto per l'avventura grafica, dove il protagonista
diventa il lettore, il quale segue con passione l'evolversi delle
vicende calandosi nei panni dei protagonisti.
La
focalizzazione oggettiva nelle tre parti del romanzo spazia dagli
ambienti, nel caso di Napoli nei suoi usi, costumi, folklore e
credenze, per poi trasferirsi a quella soggettiva attraverso l'indole
caratteriale dei protagonisti.
In ciò
presentando i contenuti più simili al Poema, le cui emozioni e
passioni, nella loro irruenza, ricordano le opere come il celebre Orlando.
I suoi
personaggi sono efficaci rappresentazioni di alcuni tratti salienti
del carattere, come il coraggio, l'invidia, l'ingenuità..
I loro
dialoghi e la loro iterazione sono molto ben organizzati grazie ad
una sapiente, certamente dotta, ma intelligentemente paratattica,
spendita dell'antropologia culturale.
In ciò
si evidenzia la genialità di una narrazione semplice, ma saggiamente
argomentata, a tratti anche un archetipo di blandizie per la passione
storica che l'Autore riesce ad attualizzare senza il piglio
scolastico della saccenza.
Il
risultato è certamente una verità meno apparente dal punto di vista
didattico, ma ugualmente appariscente in quello romanzato.
Per
questa ragione, il lettore si immedesima e partecipa. Sopratutto i
più giovani scopriranno che tale svolgimento dell'avventura non è
dissimile a quella tipica delle avventure grafiche (mi piacerebbe che
Colitto scrivesse una sceneggiatura per un personaggio come Lara
Croft).
Il
romanzo poi, è ricco di aneddoti che certamente piaceranno ai cultori del filone storico.
Nello
studio di Angelo Baiamonte, appassionato di astronomia, troviamo la
mappa di Petrus Plancius «Orbis terrarum typus de integromultis
in locis emendatus», come pure il testo «Mysterium
cosmographicum».
Il
lettore apprenderà dell'origine del termine «mascalzoni»,
del significato simbolico delle stelle e del sole nello stemma
nobiliare, come pure del segreto, nel rituale dell'abbigliamento, dei
finti nei di seta.
Il
lettore assisterà alla celebrazione di S.Antonio: la distribuzione
del pane benedetto dall'unguento miracoloso e al rito dell'espiazione
dei peccati.
Vivrà
la Napoli della nobiltà e conoscerà i malvezzi della povertà: dai
vicoli nei quartieri, alla corruzione della Giustizia, viaggerà per mare, scoprendo
la dura vita del mozzo e scoprirà la terra messicana, con i suoi usi
schiacciati fra le ambizioni di potere della nobiltà spagnola e degli
ordini religiosi.
Un
avventura che lascerà il segno.
Una
stile narrativo fruibile, ben organizzato in capitoli nei quali si
alternano la nozionistica storica con il gusto passionale delle
parole.
Ad un
certo punto il romanzo comincerà a narrare se stesso, vivendo di una
propria vita ed il lettore ne sarà rapito, conquistato, come si suol
dire: dalla prima all'ultima pagina.
«La
porta del Paradiso» è uno dei migliori romanzi di Alfredo Colitto
già noto al grande pubblico per l'alta qualità dei suoi scritti. Un
opera di straordinaria eccellenza narrativa che si segnala come una
delle più significative nell'ambito storico - avventuroso.
Consigliato
a tutti i lettori.
Marco Solferini
marcosolferini.pubblicazioni@gmail.com
puoi trovarmi anche su: